Continuano le segnalazioni circa le condizioni di criticità dell’ospedale Fogliani di Milazzo. Una situazione che preoccupa anche Tommaso Calderone, presidente della commissione bicamerale per il contrasto dei disagi derivanti dall’insularità: “Qualora tali evidenze trovassero conferma si configurerebbe un quadro di allarmante compromissione della qualità dell’assistenza sanitaria, della sicurezza clinica dei pazienti e della sostenibilità operativa per il personale medico e infermieristico. Tale scenario impone, con assoluta urgenza e senso di responsabilità istituzionale, un tempestivo coinvolgimento dei vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, affinché si proceda a un’attenta valutazione e a un immediato intervento correttivo”.
Particolare apprensione desta la situazione del reparto di Neurologia: “Si richiede – prosegue Calderone – di verificare con immediatezza se risulti una carenza di personale medico all’interno del reparto interessato, con un organico limitato a sole tre unità e una reperibilità confinata esclusivamente al reparto stesso, determinando in tal modo l’assenza di copertura specialistica in Pronto Soccorso durante le ore notturne e nei giorni festivi, circostanza che configurerebbe un vuoto assistenziale potenzialmente foriero di gravi criticità”.
I problemi tuttavia riguarderebbero anche i posti letto e non solo: “Si chiede di accertare se sussista una reale limitazione nella disponibilità dei posti letto, con conseguente sovraffollamento e rallentamento nei flussi di ricovero, con evidenti ripercussioni sull’efficienza complessiva del presidio. E ancora occorre verificare se realmente l’attuale indisponibilità della risonanza magnetica e di altre fondamentali attività di diagnostica presso la struttura costringano i pazienti a trasferimenti verso altri nosocomi”.
“Alla luce di quanto emerso – aggiunge – si ritiene opportuno porre l’attenzione anche sull’eventualità paventata del trasferimento del reparto di Medicina Interna presso altro presidio ospedaliero, segnatamente quello di Barcellona Pozzo di Gotto, ipotesi che solleva legittime e fondate preoccupazioni. Ci si interroga, infatti, se tale trasferimento possa determinare una compromissione dell’attività del Pronto Soccorso di Milazzo”.
In definitiva, quindi, l’intenzione di Calderone sarebbe quella di coinvolgere non solo l’Assessorato regionale alla Salute ma anche la Regione stessa: “Per quanto appreso ed evidenziato appare necessario e opportuno un pronto intervento di verifica e risoluzione di ogni criticità presente senza ulteriori indugi da parte della Direzione Asp e a tal fine, si provvederà a interpellare sul tema il Presidente della Regione Sicilia e l’Assessorato regionale alla Salute”.