Esperti, istituzioni, professionisti sanitari e rappresentanti del mondo accademico, amministratori pubblici e mondo del volontariato si confronteranno per due giorni il 10 e l’11 settembre, a Firenze, sul tema della salute femminile lungo tutto l’arco della vita.
È la quinta edizione della Convention di Donne Protagoniste in Sanità, la community che comprende oltre 2.300 donne impegnate a tutti i livelli nel pianeta Salute. Si terrà a Il Fuligno, CSF Montedomini.
L’iniziativa è stata presentata, nella Sala Nassirya del Senato, su iniziativa della vicepresidente, Mariolina Castellone ed illustrata dalla coordinatrice, Monica Calamai.
Al centro dell’appuntamento sarà posta una visione ampia e trasversale della salute della donna, che non si limita al solo accesso ai servizi sanitari, ma considera in modo integrato prevenzione, stili di vita, lavoro, ambiente, educazione, relazioni sociali.
“Secondo l’Oms l’11% della salute dipende dalla qualità dei servizi sanitari – ha spiegato Monica Calamai, coordinatrice della Community Donne protagoniste in sanità – ma il 43% è determinato dagli stili di vita, il 27% dalla genetica e il 19% dall’ambiente. È su questi ambiti che occorre agire con urgenza, se vogliamo costruire un sistema davvero equo, efficace e sostenibile”.
Durante la due giorni fiorentina si alterneranno sessioni su temi chiave come il gender gap, le malattie oncologiche, la conciliazione tra lavoro e vita personale, l’invecchiamento, la salute mentale, la prevenzione e la medicina di genere. Uno spazio importante sarà riservato all’approccio One Health, che guarda alla salute come risultato dell’interazione tra dimensione umana, animale e ambientale.
“Cercheremo di mettere in luce, fase per fase, quali siano i fattori che più pesano sul benessere delle donne – ha aggiunto Calamai – dalle scuole che promuovono salute alle città che facilitano la mobilità attiva, dai servizi personalizzati alla possibilità reale di conciliare la cura con la carriera. Vogliamo parlare di salute come qualità della vita, e non solo come assenza di malattia”.
Come ogni anno, la Convention si concluderà con la cerimonia di consegna del Premio Donne Protagoniste in Sanità e, da quest’anno, si aggiunge il Premio Silvia Foglino, dedicato ad una delle prime collaboratrici della Community. I riconoscimenti saranno assegnati a realtà e figure che si sono distinte nell’introduzione di politiche di parità, progetti innovativi di cura, o nell’impegno concreto per ridurre il divario di genere nel settore sanitario. “Le donne non sono solo destinatarie di cure – ha concluso Calamai – ma portatrici di visione e protagoniste del cambiamento. La nostra Convention è ormai una piattaforma stabile, un luogo di pensiero e azione per una sanità che metta davvero al centro le persone, le differenze, i diritti”.