Si tratta di un aumento dell’1,5% o di 11.030 posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento è dovuto principalmente alle assunzioni nelle amministrazioni locali, nel Servizio Sanitario Nazionale(SNS) e nelle scuole, secondo il riepilogo statistico della Direzione Generale per la Pubblica Amministrazione e l’Impiego(DGAEP), riportato da ECO.
Questa tendenza contraddice la regola di un’entrata per ogni uscita, che era stata ipotizzata dal governo a ottobre, nella relazione sul bilancio statale 2025.
“Al 30 giugno 2025, l’occupazione nel settore della pubblica amministrazione era di 760.728 posti di lavoro, con un aumento dell’1,5% su base annua e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente”, si legge nello stesso rapporto.
Questo nuovo record per l’occupazione pubblica si è tradotto in un aumento dei posti di lavoro sia nell’Amministrazione centrale che nei municipi. A livello centrale sono stati creati 7.483 posti di lavoro in più, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è derivata principalmente dal settore della Sanità, dove sono stati assunti 3.656 dipendenti in più: 1.258 infermieri, 667 tecnici diagnostici e terapeutici e 606 assistenti tecnici.
Anche il settore dell’Istruzione, della Scienza e dell’Innovazione ha contribuito all’aumento dell’occupazione pubblica, creando 3.019 posti di lavoro: 1.125 per insegnanti di scuola materna e di scuola elementare e secondaria, 829 per assistenti operativi e 652 per tecnici superiori.
Nel settore delle amministrazioni locali, tra aprile e giugno sono stati assunti 4.705 dipendenti in più, con un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente, che “deriva principalmente dall’aumento dell’occupazione pubblica nei comuni e nelle parrocchie”, secondo la sintesi statistica della DGAEP.
“Nei comuni, l’aumento di 3.837 posti di lavoro è stato principalmente il risultato di un maggior numero di lavoratori nelle carriere di tecnico senior, assistente tecnico e assistente operativo. Nelle parrocchie, il contributo maggiore all’aumento di 652 posti di lavoro è stato dato dalla carriera di assistente operativo”, si legge nello stesso documento.
La retribuzione media mensile supera i 2.200 euro
Per la prima volta, la retribuzione media mensile dei lavoratori del settore pubblico ha superato i 2.200 euro lordi mensili, ad aprile di quest’anno, secondo la DGAEP (Dipartimento Nazionale della Sanità). Questa cifra comprende non solo lo stipendio base, ma anche altre componenti del reddito come sussidi e bonus.
In particolare, “la retribuzione media mensile nella pubblica amministrazione è stimata a 2.223,70 euro per l’aprile 2025”, il che corrisponde a un aumento trimestrale del 2,6% e annuale del 6,9%.
“La variazione annuale è dovuta all’aumento dello stipendio base medio mensile, così come della maggior parte delle altre componenti della retribuzione (come i supplementi regolari e i pagamenti per gli straordinari o le ore supplementari)”, spiega la DGAEP.
Lo stipendio base medio mensile dei lavoratori a tempo pieno nel settore della pubblica amministrazione è stato di 1.863,40 euro, corrispondente a una variazione media complessiva del 3% rispetto a gennaio 2025 e a una variazione annuale del 6,4%.