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Il vertice in Alaska con Trump, poi il meeting alla Casa Bianca del presidente degli Stati Uniti con Zelensky e i leader dell’Unione Europa. L’avvio dei dialoghi tra la Russia e l’Occidente non ferma però gli attacchi di Putin che, al contrario, prosegue la pressione militare sull’Ucraina. Secondo l’ultimo aggiornamento delle autorità ucraine sugli attacchi russi condotti la scorsa notte, il numero delle vittime è salito a 14. Al bilancio precedente si aggiungono le quattro persone rimaste uccise nella regione orientale di Donetsk, dove i bombardamenti russi hanno ucciso quattro persone in due località ancora sotto controllo ucraino, Dobropillia e Kostiantynivka, stando a quanto hanno riferito i procuratori regionali. In precedenza, le autorità avevano dato conto delle sette persone, tra cui due bambini, morte in un attacco condotto con droni sulla città di Kharkiv, nonché delle tre vittime a seguito di un attacco missilistico nella regione di Zaporizhzhia.


APPROFONDIMENTI

Mig russo in volo, allarme a Kiev

Non solo.

Poche ore prima del vertice in programma a Washington le sirene di allarme antiaereo hanno suonato a Kiev. Lo hanno riferito giornalisti dell’Afp sul posto. L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato sui social media che è scattato un allarme aereo in tutto il Paese a causa del rilevamento del decollo di un MiG-31 russo, in grado di trasportare missili ipersonici Kinzhal, utilizzati da Mosca negli attacchi. Zelensky: «Putin umilia sforzi di pace»

«La macchina da guerra russa continua a distruggere vite, nonostante tutto. Putin commetterà uccisioni dimostrative e ciniche per mantenere la pressione sull’Ucraina e sull’Europa e per umiliare gli sforzi diplomatici»: è quanto scrive su Telegram – citato da vari media, fra cui la Bbc – il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, condannando i raid russi della scorsa notte sul suo Paese che hanno fatto almeno 10 morti fra Kharkiv e Zaporizhzhia. Secondo Zelensky, che oggi vedrà il presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca sulla pace, la Russia «non dovrebbe essere ricompensata» per la sua guerra contro il suo Paese. «La Russia può essere costretta alla pace solo con la forza, e il Presidente Trump ha questa forza». Ha aggiunto Zelensky dopo l’incontro con l’inviato Usa Keith Kellogg. «Ieri sera, gli attacchi russi alle nostre città sono continuati: tra le vittime ci sono stati due bambini e decine di feriti. La gente stava semplicemente dormendo quando l’esercito russo ha lanciato attacchi sulle città”, ha denunciato Zelensky su X, riferendo di aver discusso con Kellogg «della situazione sul campo di battaglia e delle nostre solide capacità diplomatiche, quelle dell’Ucraina e di tutta l’Europa, insieme all’America».


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