di
Marco Calabresi

La 29enne toscana numero 5 al mondo ha ceduto per 7-5 e 6-4 alla 24enne polacca, terza del ranking

Ventiquattro titoli a 24 anni. Iga Swiatek, già regina di Wimbledon, è tornata a essere il rullo compressore di sempre, ma Jasmine Paolini ha poco da rimproverarsi. La polacca trionfa nel Wta 1000 di Cincinnati, lasciando a mani vuote l’Italia che pure si era presentata in finale nel singolare maschile con Sinner, in quello femminile e anche nel doppio maschile con Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Sullo stesso campo che poche ore prima aveva visto la resa di Jannik, Jasmine resiste quanto possibile a Swiatek, che tra meno di 24 ore giocherà il doppio misto a Flushing Meadows e che si è imposta 7-5 6-4 in un’ora e 50 minuti.

«Per prima cosa mi congratulo con Iga e con il suo team – le parole di Paolini durante la premiazione -. Ma voglio congratularmi anche con il mio e con la Federazione italiana per avermi supportata. Ero qui senza un coach, Federico (Gaio, ndr) è il tecnico che la Federazione mi ha dato in attesa della scelta e sono riuscita ad arrivare in finale. Grazie a Sara Errani, mia compagna di doppio, per accompagnarmi sempre: da lei ho imparato e sto imparando tanto. Sono molto felice di aver giocato qui: ho avuto due mesi un po’ complicati, qui è andato tutto bene dal primo turno alla finale. Ricorderò l’amore e la passione che il pubblico mi ha riservato, e voglio fare un augurio di pronto recupero a Jannik Sinner in vista dello US Open».



















































Eppure era stata l’azzurra a partire fortissima con un break che l’aveva portata avanti 3-0. Alla lunga, però, la velocità di palla e il ritmo martellante di Swiatek hanno preso il sopravvento: due break tra il quinto e il settimo game sembravano aver indirizzato il set, ma Paolini è stata brava a recuperare lo svantaggio nel momento in cui Iga era andata a servire per chiudere il set, con un set point avuto sul 40-30. Nell’undicesimo game è però arrivato un altro break, stavolta decisivo.

Il break subito in apertura di secondo set avrebbe potuto abbattere l’azzurra, che nel turno di battuta successivo è stata però brava a sfruttare gli errori dell’avversaria (un doppio fallo e un gratuito di rovescio); un doppio fallo ha causato un’altra palla break per Swiatek (3-2) che in un secondo set sull’altalena ha di nuovo concesso il break al termine dello scambio più bello della partita, riprendendoselo subito dopo con un passante di diritto. Una mazzata, quella del 4-3, da cui Jasmine si era ripresa ancora una volta, ma le due palle break non sfruttate nell’ottavo game sono state una sentenza per una giocatrice che si avvicina allo US Open comunque con ottimismo, dopo i risultati deludenti successivi al trionfo al Foro Italico.

19 agosto 2025 ( modifica il 19 agosto 2025 | 02:30)