Il Comitato di Caltanissetta della Croce Rossa in prima linea con i suoi volontari anche nell’isola di Stromboli. Dall’11 al 17 agosto due volontari del Comitato nisseno hanno raggiunto l’isola delle Eolie per prestare servizio in ambulanza, su richiesta del comitato regionale Cri Sicilia, garantendo assistenza sanitaria e supporto alla comunità locale ed ai turisti che in questo periodo affollano l’isola. La loro presenza ha assicurato supporto immediato e sicurezza in giorni particolari come quelli appena trascorsi, a ridosso del ponte di ferragosto, con tanti visitatori nell’isola.

I due volontari, Salvatore Profita e Kevin Di Giugno, hanno svolto attività di postazione in emergenza con ambulanza per tutta la scorsa settimana. La richiesta era arrivata dalla Cri di Stromboli; era stato predisposto un apposito bando al quale ha aderito soltanto il Comitato di Caltanissetta. I requisiti richiesti ai volontari erano di essere in possesso della Patente Cri ed avere la qualifica di Tssa (Trasporto Sanitario e Soccorso in Ambulanza).
«Nell’insieme — ha affermato la presidente del Comitato Cri di Caltanissetta, Sonia Santina Bongiorno — i nostri due volontari nisseni hanno dimostrato professionalità e spirito di servizio, portando alto il nome della nostra comunità. La nostra presenza a Stromboli conferma ancora una volta la capacità del nostro Comitato di rispondere in modo tempestivo ed efficace alle esigenze del territorio. Siamo certi che esperienze come queste, oltre ad arricchire professionalmente i volontari, rappresentino anche un momento di crescita personale e spirituale».

A Stromboli è stato attivato un servizio fondamentale per la comunità: un’ambulanza pronta ad intervenire per rispondere alle esigenze del territorio che, in un’isola, possono diventare emergenze decisive. Profita e Di Giugno con professionalità e spirito di sacrificio hanno svolto il compito con la piccola ambulanza che non sempre è stata sufficiente alle emergenze del posto. «Quando è arrivata la richiesta — ha detto il presidente Profita — non ci abbiamo pensato un secondo: era necessario rispondere presente, perché il nostro impegno è quello di non tirarsi mai indietro di fronte a chi ha bisogno».

Il caso “Stromboli” era emerso all’attenzione degli organi di stampa e dell’opinione pubblica ad agosto dopo la denuncia del giornalista Francesco Viviano pubblicata sui social. Caduto a Stromboli e avendo riportato una frattura al femore, era stato trasportato su una motonave fino all’elisuperficie dell’isola in quanto l’unica ambulanza presente era guasta da mesi. Era stata la dottoressa della guardia medica a trovare questa insolita soluzione. Poi la disavventura di Viviano era proseguita fino all’ospedale Papardo di Messina in quanto aveva atteso oltre 4 ore dal primo soccorso prima di ottenere le cure necessarie. Il presidente della Regione Schifani, venuto a conoscenza del caso, aveva poi sollecitato l’assessora alla Salute Daniela Faraoni a disporre un’ispezione presso la struttura ospedaliera, scusandosi personalmente al telefono con Viviano per l’accaduto.