di
Gabriele Fusar Poli
Tutto è iniziato con un insistente dolore al piede, poi il ricovero e il decesso. Attesa per l’esito delle analisi sul liquido spinale
Un decesso le cui effettive cause saranno rese note solo tra qualche mese. Perché in queste situazioni le analisi compiute sono tanto complesse quanto approfondite: la comunità di Rubano (Padova) piange Edoardo Righetto, 61 anni, scomparso lo scorso 12 agosto nell’ospedale cittadino – dove si trovava ricoverato da tre giorni in seguito a un peggioramento delle sue condizioni – a causa di un’encefalopatia da prioni, proteine presenti nel cervello.
Si tratta di una patologia degenerativa molto rara (l’incidenza è di uno o due casi per milione di persone all’anno) balzata agli onori delle cronache a cavallo dell’attuale millennio a causa della «mucca pazza»: la forma più comune di tali encefalopatie è infatti la malattia di Creutzfeldt-Jakob, e una delle sue varianti è legata alla trasmissione del morbo tramite l’ingestione di carne contaminata. Per sapere però se è quello il motivo che ha originato la patologia bisognerà, come detto, aspettare qualche mese nonostante siano già state effettuate non solo l’autopsia a Vicenza ma anche le analisi sia sul tampone nasale che sul liquor cerebrospinale prelevato dal corpo di Edoardo Righetto, compiute dal professor Gianluigi Zanusso al policlinico universitario Giambattista Rossi di Verona, centro di riferimento del Triveneto per tale tipologia di diagnostica.
Manca infatti l’esame neuropatologico sul cervello per confermare la diagnosi, e una volta acquisiti i risultati dovranno essere inviati all’Iss, Istituto superiore di sanità, il tutto specificando che l’insorgenza di tale malattia, per la quale non esistono cure al momento, può essere anche genetica o dovuta anche – in casi ancor più rari – a operazioni effettuate con strumenti chirurgici contaminati. Al netto dell’esatta causa del decesso, ciò che è certo è che la malattia ha iniziato a colpire l’imprenditore padovano (era infatti succeduto al padre Paolino alla guida della Ripa Disinfestazioni, azienda di Rubano che dirigeva insieme alla sorella Claudia e al fratello Gianluca e in cui lavora anche la figlia Chiara) all’incirca un anno fa, quando ha iniziato ad avere dolori a un piede che lo costringevano a camminare zoppicando.
Dopo una visita da un ortopedico ha proseguito la sua normale vita, dedita quasi esclusivamente al lavoro e alla famiglia, salvo notare dei peggioramenti in particolare tra novembre e dicembre dello scorso anno, quando in alcune occasioni ha palesato non solo una temporanea perdita di memoria ma anche problemi al lato destro del suo corpo, che faticava a controllare a dovere. Nonostante le inevitabili preoccupazioni ha continuato a concentrarsi sulla sua azienda – che da oltre mezzo secolo opera nel settore delle disinfestazioni domestiche e aziendali e che ha avuto modo di occuparsi anche di quelle legate al West Nile – anche dopo una data che rimarrà immersa nella mente dei suoi familiari. Precisamente il 14 luglio di quest’anno: quel giorno hanno infatti saputo che il 61enne (che era seguito dalla Neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, uno dei reparti di eccellenza a livello italiano) era affetto da encefalopatia da prioni, e che avrebbe avuto al massimo altri due mesi di vita. Un «segreto», quest’ultimo, che i suoi familiari non hanno voluto condividere con Edoardo Righetto quantomeno per provare a consentirgli di vivere in serenità gli ultimi attimi della sua vita.
Durata ancor meno di quanto previsto dai medici: il 9 agosto l’imprenditore ha avuto una grave crisi respiratoria mentre si trovava a casa sua con la figlia Chiara, e dopo tre giorni è spirato in ospedale circondato dall’affetto dei suoi cari. In attesa degli esiti delle analisi sul corpo di Righetto, il funerale dovrebbe essere celebrato – salvo imprevisti dell’ultima ora dovuti proprio agli esami per stabilire le cause della morte – martedì 26 alle 10 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Rubano (Padova), con le esequie che verranno precedute il giorno precedente alle 19 dalla recita del rosario.
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19 agosto 2025
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