Vi siete svegliati con la cervicale dolorante? Basta mettersi allo specchio, individuare il punto esatto alla radice del naso ed esercitare una piccola pressione con le dita, per lenire il dolore, se non farlo scomparire del tutto. Possibile? Il metodo Dien Chan® consiste proprio in questo: conosciuto anche come Multi-Riflessologia Facciale Vietnamita, è un metodo originale e naturale nato in Vietnam negli anni Ottanta per opera del professor Bui Quoc Chau. Si basa sulla stimolazione di specifici punti riflessi sul viso per inviare segnali al cervello e favorire l’equilibrio energetico dell’intero organismo. Secondo i suoi principi, il volto è uno specchio del corpo e può diventare uno strumento terapeutico potente, sempre a portata di mano.

Questo approccio olistico mira a prevenire, alleviare o trattare disturbi fisici e psico-emotivi attraverso semplici gesti come pressioni, sfregamenti o massaggi, senza uso di farmaci o aghi. È una pratica economica, accessibile e autonoma, e per questo il professor Chau ha sempre sostenuto che ogni persona possa diventare «medico di se stessa».

Abbiamo incontrato il dottor Truong Van Tri durante lo scorso Rimini Wellness. È presidente dell’Associazione Dien Chan BQC Italia, che da oltre dieci anni si dedica alla diffusione del metodo in Italia, rendendolo fruibile anche a chi non ha mai avuto esperienze precedenti con le discipline energetiche. Ecco cosa abbiamo imparato.

Dottor Tri, può spiegarci in cosa consiste esattamente il metodo Dien Chan®?
«È una tecnica facciale multiriflessologica, nata per aiutare le persone a prendersi cura della propria salute in modo naturale e autonomo. Si basa su un principio molto semplice: ogni parte del corpo è collegata ad altre, e il volto riflette l’intero organismo. Stimolando alcuni punti riflessi con le dita o strumenti appositi, possiamo inviare impulsi al sistema nervoso che favoriscono l’autoregolazione e il riequilibrio energetico».

Qual è la storia di questo metodo? Come nasce?
«Il metodo nasce nel 1980, quando il professor Bui Quoc Chau, agopuntore e riflessologo, iniziò a trattare pazienti in un contesto post-bellico, cercando soluzioni accessibili, rapide e non invasive. Il 26 marzo 1980 scoprì per la prima volta un punto riflesso “vivo”, che alleviava immediatamente un dolore. Da lì iniziò una lunga fase di studio empirico che lo portò a individuare oltre 600 punti riflessi sul viso, sistematizzati poi in mappe e diagrammi. È importante sapere che tutto questo è frutto dell’osservazione clinica, non di ipotesi astratte».

Ci può parlare della creazione delle mappe Dien Chan®?
«Il professor Chau capì presto che per rendere il metodo comprensibile a tutti doveva visualizzare la corrispondenza tra viso e corpo. Nacquero così le prime mappe di riflesso: la figura del “Signor Yang” e successivamente quella della “Signora Yin”. Poi creò mappe degli organi interni, per facilitare il trattamento di aree specifiche anche solo sulla fronte. Oggi il metodo comprende una vera e propria cartografia riflessologica del volto, che viene insegnata nei corsi».

Quali sono i benefici principali del Dien Chan®?
«Tanti. A livello fisico, agisce su dolori muscolari, cefalee, problemi digestivi, squilibri ormonali, stanchezza cronica. È utile anche in fase post-operatoria o nel supporto a malattie croniche. Ma è altrettanto valido per gestire lo stress, migliorare il sonno, stimolare la concentrazione o rafforzare l’immunità. Il beneficio maggiore è però la libertà e autonomia: si può applicare ovunque, in qualsiasi momento, senza strumenti complessi».

Quanto è semplice da applicare nella vita quotidiana?
«Molto. Basta uno specchio e qualche minuto al giorno. Può essere fatto a casa, in ufficio, in viaggio. Si può iniziare stimolando 2 o 3 punti al mattino per attivarsi, oppure intervenire ai primi sintomi di malessere. Non serve spogliarsi o usare aghi, come nell’agopuntura, è sufficiente massaggiare, picchiettare, premere o strofinare alcune aree del viso. Si può farlo con le dita, con una penna o con strumenti appositi. È una pratica immediata ed efficace».

Lei ha fondato l’Associazione italiana. Come è iniziata questa avventura?
«Ho fondato l’associazione nel 2012, dopo la mia formazione diretta col professor Chau. L’obiettivo era diffondere il metodo originale in Italia, come ringraziamento al Paese che ha accolto la mia famiglia. All’inizio era tutto artigianale: trattamenti a domicilio, corsi con pochi partecipanti, seminari alle fiere. Con il mio camper ho girato tutta Italia, anche sotto la neve! Ma l’entusiasmo delle persone mi ha spinto a continuare».

Com’è cresciuta l’Associazione da allora?
«Oggi abbiamo più di 400 riflessologi formati, e tanti continuano a diventare formatori certificati. La nostra squadra si è allargata grazie anche al contributo delle mie sorelle My Le, My Hang e My Duyen. Offriamo corsi base, avanzati e un master in Vietnam con il professor Chau. Il nostro impegno è fornire una formazione seria, accessibile, aggiornata, e mantenere un contatto diretto con la fonte originaria del metodo».