I mercati si presentano poco mossi e vicini ai recenti massimi all’indomani del vertice alla Casa Bianca sulla guerra in Ucraina, mentre il petrolio scivola. Le attenzioni degli investitori si rivolgono piuttosto alla Federal Reserve, con le minute dell’ultima riunione in arrivo domani e quindi (venerdì) il presidente Powell atteso al simposio di Jackson Hole. S&P conferma il rating sugli Stati Uniti ad ‘AA+’ con outlook stabile. La traiettoria dei conti americani resta preoccupante, con l’alto deficit che porterà il debito a superare il 100% del Pil nei prossimi tre anni. L’agenzia concede che dai dazi di Trump arriveranno nuovi introiti, capaci almeno in parte di compensare l’extra-deficit generato dalle politiche fiscali del Tycoon, ma ammonisce che “l’incapacità politica di contenere l’aumento della spesa” potrebbe portare a un taglio al giudizio. Messaggio a The Donald, solito ad andare all’attacco del presidente Powell, quando S&P ricorda che “la comprovata capacità della Fed di rispondere con efficacia e tempestività alle crisi e alla volatilità nazionale e globale è un pilastro del rating degli Stati Uniti”.

12:50

Borse Ue in rialzo a metà seduta

Le Borse europee procedono in rialzo a metà seduta, sostenute dai progressi compiuti ieri nel vertice sull’Ucraina. Parigi sale dello 0,73%, Francoforte avanza dello 0,26% e Londra registra un progresso dello 0,22%. A Milano l’Ftse Mib guadagna lo 0,58%.

12:18

Borse europee avanti in tenuta, Milano +0,6%

Mercati azionari del Vecchio continente tutti in lieve rialzo in attesa di chiarezza sul dossier Ucraina e soprattutto delle prossime mosse delle Federal reserve. La Borsa migliore è quella di Parigi, che sale dello 0,8%, con Milano positiva dello 0,6%, Francoforte dello 0,4% e Londra dello 0,3%. Bene il listino azionario di Mosca, che cresce di un punto percentuale e mezzo. In tenuta l’euro che contro il dollaro viene scambiato a quota 1,167, almo lo spread Btp-Bund a 10 anni sui 79 punti base. Nel settore energia, il gas scende di mezzo punto percentuale a 31 euro al Megawattora, con il petrolio in calo dell’1% a quota 62,7 dollari al barile.

12:11

Il petrolio continua debole

I prezzi del petrolio viaggiano in calo, indeboliti dalla possibilità di una tregua a Gaza e dai progressi diplomatici nel conflitto in Ucraina a seguito dell’incontro tra Donald Trump e il suo omologo Volodymyr Zelensky, che fa ben sperare per forniture più abbondanti. Dopo quello che ha definito un incontro “molto positivo” a Washington ieri, il presidente degli Stati Uniti “inizierà i preparativi” per un incontro tra Zelensky e Vladimir Putin.
“Sebbene la risposta del Cremlino rimanga incerta, i mercati la vedono come un segnale leggermente positivo” di allentamento delle tensioni, ha affermato Ole Hvalbye di Seb. Washington potrebbe quindi “allentare le restrizioni” sul settore petrolifero russo, sebbene “Mosca rimarrebbe fortemente dipendente da acquirenti come India e Cina”, “poichè è improbabile che i paesi europei riprendano rapidamente ad acquistare energia russa”, avverte l’analista. Il Brent del Mare del Nord con consegna a ottobre è sceso dell’1,07% a 65,89 dollari. Il suo equivalente americano, ilWti con consegna a settembre, ha perso l’1,14% a 62,70 dollari

11:31

Hong Kong perde lo 0,2%

Il mercato azionario di Hong Kong ha chiuso in ribasso oggi, con l’indice di riferimento Hang Seng in calo dello 0,21%, chiudendo a 25.122,9 punti. L’indice Hang Seng China Enterprises è sceso dello 0,3%, chiudendo a 9.006,23 punti, e l’indice Hang Seng Tech è sceso dello 0,67%, chiudendo a 5.542,03 punti.

11:30

Iwg abbassa le stime e crolla in Borsa

International Workplace group in caduta alla borsa di Londra dopo avere ridotto la guidance per il 2025 sulla scia dei conti semestrali e nonostante l’aumento dell’importo del buy back. Il titolo del numero uno mondiale degli spazi di lavoro poco dopo le 11 accusa una flessione del 17,7% a 188,80 pence. Iwg, che ha sede in svizzera, è presente in 121 paesi e tra gli altri controlla i marchi Regus e Spaces, ha annunciato che i risultati annuali rettificati si attesteranno al limite inferiore delle previsioni. L’ebitda rettificato dovrebbe quindi situarsi verso il limite inferiore dell’intervallo tra 525 e 565 milioni di dollari, in calo quindi rispetto ai 557 milioni del 2024 (+11% sul 2023).

10:23

Le Borse Ue tengono in apertura, anche Milano con le banche

Nei primi scambi Piazza Affari conferma la tendenza marginalmente positiva dell’avvio, in linea con i principali listini europei: l’indice Ftse Mib cresce dello 0,3%, con Buzzi che sale dell’1,3% e Mediobanca dell’1,2% dopo il via libera della Bce all’Ops su Banca Generali. In rialzo sulla stessa linea Mps dopo che la sua offerta su piazzetta Cuccia è arrivata ieri al 19% del capitale. In Borsa a Milano tra i titoli principali bene anche Pirelli e Prysmian, che salgono di un punto percentuale. Con gli operatori che guardano alle prospettive di pace in Ucraina e soprattutto alle prossime mosse della Fed, prosegue l’andamento sull’ottovolante per Leonardo, che cede in avvio il 2,8% dopo il forte rialzo di ieri. Nel resto d’Europa, i listini sono allineati su guadagni intorno allo 0,1-0,2 per cento.

10:22

I mercati cinesi chiudono in ribasso

I mercati azionari cinesi hanno chiuso in ribasso oggi, con l’indice di Shanghai in calo dello 0,02% a 3.727,29 punti. L’indice di Shenzhen ha chiuso in ribasso dello 0,12% a 11.821,63 punti.

10:20

Aziende della Difesa in calo in Borsa

I passi avanti per una possibile soluzione della guerra in ucraina raffreddano in Borsa i titoli europei della Difesa, su cui gli investitori preferiscono far scattare alcuni realizzi dopo le corse degli ultimi mesi. Leonardo perde così il 5,13%, mentre nel resto del Vecchio continente Rheinmetall cede il 3,73% a Francoforte, Thales il 2,18% a Parigi, Babcock l’1,91% e Bae Systems il 2,13% a Londra. Dopo il vertice di ieri, Donald Trump ha annunciato di essere al lavoro per organizzare un summit tra Zelensky e il leader russo Putin, a cui dovrebbe seguire un trilaterale. Kiev avrebbe anche offerto di acquistare 100 miliardi di dollari di armi americane nell’ambito di un accordo per garantire la propria sicurezza. Questi sviluppi, notano dalle sale operative, riducono potenzialmente la futura domanda di armamenti europei, togliendo slancio all’ormai lunghissimo rally dei produttori continentali. La stessa Leonardo, ad esempio, resta in rialzo di circa l’80% da inizio anno, del 262% negli ultimi due anni, del 425% negli ultimi tre e di oltre il 600% dall’invasione russa dell’Ucraina.

09:08

Tokyo in calo dello 0,4%, pesa SoftBank

Chiusura in calo, dopo i guadagni di ieri, per la Borsa di Tokyo. L’indice principale Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,38% a 43.546,29 punti. Sull’andamento ha pesato l’annuncio da parte di SoftBank di investire due miliardi in Intel, al quale è seguito un calo di oltre il 4% del titolo nipponico in Borsa.

08:58

Petrolio in calo dopo il vertice sull’Ucraina

Petrolio in calo sui mercati asiatici, con gli operatori che valutano la prospettiva di una fine delle ostilità per l’Ucraina, dopo i colloqui a Washington tra il presidente Usa Donald Trump e i leader europei e la possibilità di un bilaterale tra Zelensky e Putin. Il Brent con consegna a ottobre è in calo dello 0,7% a 66,12 dollari al barile, mentre il Wti con consegna a settembre cede lo 0,7% a 62,95 dollari al barile.

08:49

Bhp, ricavi in calo a 51,3 miliardi: taglia la cedola

La società mineraria anglo-australiana Bhp ha dichiarato che nell’intero anno conclusosi a giugno i ricavi sono diminuiti dell’8%, attestandosi a 51,3 miliardi di dollari, a causa del calo dei prezzi del minerale di ferro e del carbone, che ha compensato i volumi record di produzione di rame e minerale di ferro e l’aumento della produzione di carbone per la produzione di acciaio. La solida performance operativa, unita ai favorevoli movimenti valutari, ha consentito di ridurre i costi unitari di circa il 4,7% per i principali asset, a fronte di un tasso di inflazione globale di circa il 3,1 per cento. Tagliato del 25% il dividendo annuale.

08:48

Deboli i mercati asiatici, Tokyo in ribasso

Mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico fiacchi dopo aver raggiunto nelle ultime settimane in molti casi livelli record. L’attesa degli operatori è soprattutto per le prossime mosse della Fed e Tokyo si avvia alla chiusura con l’indice Nikkei 225 in calo dello 0,2%. Sulla parità le Borse cinesi e Hong Kong, mentre Seul ha ceduto un punto percentuale, con Sidney negativa dello 0,7%. In genere marginalmente positivi i futures sull’avvio dei listini europei.

08:48

SoftBank investirà 2 miliardi in Intel

Il gruppo tecnologico giapponese SoftBank ha annunciato che investirà 2 miliardi di dollari in Intel, mentre il governo statunitense starebbe valutando l’acquisto di una quota del 10% del gigante americano dei chip in difficoltà. Questa mossa è l’ultima di una serie di investimenti e accordi commerciali di SoftBank negli Stati Uniti, con il suo carismatico fondatore Masayoshi Son che corteggia aggressivamente il presidente americano Donald Trump. “Questo investimento strategico riflette la nostra convinzione che la produzione e la fornitura di semiconduttori avanzati continueranno a espandersi negli Stati Uniti, con Intel che svolgerà un ruolo fondamentale”, ha dichiarato Son in un comunicato stampa congiunto con Intel che annuncia l’accordo. SoftBank pagherà 23 dollari per ogni azione ordinaria Intel. La mossa di SoftBank è arrivata mentre l’amministrazione Trump discute l’acquisto di una quota del 10% circa di Intel per dare impulso al produttore di chip e al settore americano dei semiconduttori, secondo quanto riportato dai media Usa.

08:47

Spread Btp-Bund in ribasso sotto 79 punti

Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in marginale ribasso: il differenziale ha avviato la seduta a 78,8 punti base contro i 79,3 della chiusura di ieri.
Il rendimento del prodotto del Tesoro è al 3,56%.

08:47

Il gas in ribasso

Prezzo del gas in calo sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l’Europa: il future sul metano con consegna a settembre ha aperto in ribasso dell’1,5% a 30,7 euro al Megawattora correggendo ancora, confermano il trend delle ultime settimane, i minimi dall’aprile 2024.