Sabato 9 agosto, Vaccarezza di Bobbio ha ospitato l’incontro dal titolo “Antenati”, secondo appuntamento della rassegna “Piccola Farmacia Poetica”, inaugurata dal poeta e paesologo Franco Arminio nel 2022.

Dopo la scrittrice e attrice Francesca Camilla D’Amico, che lo scorso 26 luglio ha presentato il libro “Altridudini”, questa volta il suggestivo sagrato della chiesa di Sant’Eustachio ha ospitato Gianfranco Mammi con il libro “Storia naturale dei miei avi – Tutti povera gente tranne uno” (Exorma editore), presentato in dialogo con Anna Leonida e introduzione di Claudio Visentin.

Il libro, frutto di una ricerca genealogica condotta sull’Appennino tra Reggio e Modena, è un viaggio nel tempo, tra memorie nascoste e scoperte inaspettate, raccontato con uno stile scanzonato e ironico. Partendo da uno studio avviato quasi per gioco, Mammi scrive un racconto in cui intreccia storie familiari, documenti d’archivio e memorie dell’Appennino. In appendice, una preziosa sitografia per chi volesse costruire il proprio albero genealogico.

«Prima bisogna intervistare le persone anziane – avverte l’autore – cercando di risalire più indietro possibile. Poi ci sono altre fonti disponibili: dai registri parrocchiali, agli atti dello stato civile, agli atti notarili, ai fogli matricolari. Importanti sono anche le risorse online, in particolare i siti genealogici. Infine, le ricerche tramite Dna”.

«Il turismo delle radici – ha ricordato Claudio Visentin, presidente della Scuola del Viaggio ed esperto di viaggi – è uno dei fenomeni più interessanti di questi anni: sempre più persone vogliono conoscere i luoghi da cui provengono, recuperare storie perdute, ritrovare un senso di appartenenza».

In questo contesto, l’Appennino diventa uno spazio da riscoprire, non solo geograficamente ma anche dal punto di vista narrativo: «La memoria individuale, quando viene condivisa, può trasformarsi in memoria collettiva – ha osservato Anna Leonida, dell’Associazione Nuovi Viaggiatori – ed è questo che ci permette di costruire una nuova visione del territorio, più consapevole, più viva». Leonida ha ringraziato, in particolare, le numerose realtà che rendono possibile questa rassegna – giunta alla quarta edizione -, oltre ai volontari e alle persone che, durante tutto l’anno, si impegnano per questo angolo di Appennino, dove sono pochi gli abitanti ma esiste un grande patrimonio naturale, storico e culturale da preservare.

“La Piccola Farmacia Poetica” si inserisce nel progetto #Vivalappennino, volto a promuovere la conoscenza del territorio in chiave realistica e rispettosa della sua identità, ed è promossa dalle associazioni Nuovi Viaggiatori e Scuola del Viaggio, in collaborazione con numerose realtà del territorio: Circolo Verde Luna Vaccarezza, Pro Loco Cadelmonte, Pro Loco Santa Maria, Il Salone di Ceci (circolo Anspi), Progetto Penice, Quinto Quarto Pino Ballerini, i B&B La casa rossa di Alice e Il cervo volante, e la libreria “a l’Abri Viaggi e paesaggi”.

L’incontro è stato preceduto da una visita guidata alla chiesa di Sant’Eustachio, organizzata in collaborazione con lo Iat di Bobbio e condotta da Luca Maffi. Considerata una delle testimonianze più antiche della zona, la chiesa sarebbe stata fondata in epoca longobarda dai monaci di San Colombano e conserva una storia che si avvicina al millennio.