Siamo agli sgoccioli di agosto, ma i drammi per noi amanti del gossip non finiscono mai. Helena Prestes, modella brasiliana ed ex concorrente del Grande Fratello, è sparita da Instagram. Scomparsa.

Il suo profilo risulta irraggiungibile: al posto delle foto una pagina vuota, segnale che ha scelto di staccare la spina. Un gesto netto, maturato dopo mesi di insulti e attacchi online, culminati con l’annuncio che porterà gli haters in tribunale. Insomma, è sparita, ma prima di chiamare Federica Sciarelli vediamo cosa è successo e cerchiamo capire i motivi.

Helena Prestes sparisce da Instagram: cosa è successo davvero

Fino a pochi giorni fa Helena condivideva attivamente la sua vita sui social, ma il clima attorno a lei era diventato insostenibile. Sin dalla fine del reality (concluso cinque mesi fa) l’ex gieffina è stata bersaglio di attacchi continui sui social.

Aveva più volte manifestato disagio per l’invadenza negativa: a luglio aveva minacciato di “sparire” da Instagram se la situazione fosse peggiorata. Ora quel monito si è concretizzato con la disattivazione del suo account.

Il messaggio di Helena Prestes e la scelta delle vie legali

Helena non è rimasta in silenzio. Poco prima di lasciare Instagram, ha pubblicato su X (Twitter) un messaggio pubblico in cui ribadisce che la diffamazione, online o altrove, è un reato e comporterà “gravi conseguenze” per gli autori.

Ha inoltre reso noto di aver incaricato un avvocato pronto a inviare “formali lettere legali” a chiunque prosegua con insulti e calunnie. Ha tracciato una linea: ogni attacco oltre il limite sarà portato davanti alle autorità competenti.

In Italia una “formale lettera legale” (anche detta diffida) non è una condanna, ma una sorta di cartellino giallo firmato dall’avvocato. Fa strano, comunque, il messaggio successivo, che ci fa quasi pensare che sia tutta una mossa pubblicitaria.

Dopo il Grande Fratello solo odio: mesi di insulti contro Helena Prestes

Dopo il Grande Fratello, la modella è stata bersagliata da una campagna d’odio sui social. Viene accusata da molti di omofobia e bifobia, e c’è persino chi ha contattato i suoi partner commerciali per danneggiarne l’immagine.

Gli insulti hanno investito ogni aspetto: dal fisico al passato. Helena ha cercato di difendersi o di ignorare le provocazioni, ma l’odio non è mai scemato.

La cultura tossica dei social: quando gli hater superano il limite

Il caso Prestes racconta bene la giungla tossica che diventano i social quando l’odio prende il sopravvento. Pagine che nascono per condividere foto e vita quotidiana si trasformano in ring dove tutto è permesso: rabbia, cattiveria, polarizzazione.

Dietro l’anonimato molti si sentono gladiatori senza conseguenze, sfogando violenza verbale come se fosse un passatempo. E così anche i vip, che pure vivono di visibilità, finiscono inchiodati a una gogna digitale tanto insistente da spingerli a chiudere i profili pur di respirare.

Sempre più vip in fuga dai social network per difendersi dagli attacchi

Non sorprende che molti personaggi pubblici scelgano di allontanarsi dai social per tutelarsi. Del resto, i social sono strumenti di visibilità ma anche “luoghi in cui molti si sentono in diritto di giudicare la vita degli altri”, con esiti spesso dolorosi.

L’attore Tom Holland ha definito Instagram “sovrastimolante e soffocante”. L’esposizione mediatica, in Italia come all’estero, non giustifica l’odio: chi è famoso mette in conto critiche e pressione, ma non deve accettare insulti personali.

Vip e querele temerarie: quando la denuncia diventa un palcoscenico

C’è però anche un altro lato: non sempre le querele partono da episodi gravi. Talvolta i vip si muovono legalmente anche per sciocchezze, trasformando la diffida in uno strumento di pressione economica. È il cortocircuito della cultura social: si passa dall’odio gratuito al tribunale facile, con il rischio che la giustizia diventi un palcoscenico parallelo.