Ascoli, 19 agosto 2025 – Quattro persone sono state vittime di un’importante intossicazione da funghi e tempestivamente assistite dal Pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli Piceno. I pazienti si sono presentati con vomito e dissenteria, dopo aver consumato funghi raccolti da uno di loro, sia crudi sia cotti, durante un pranzo privato.

Grazie alla coordinazione dei medici, della direzione sanitaria e del servizio farmaceutico, sono stati immediatamente sottoposti a terapie salvavita, tra cui l’infusione endovenosa di acetilcisteina e somministrazione di carbone attivo tramite sondino nasogastrico.

Le scorte del farmaco sono state integrate grazie alla collaborazione con l’unità di anestesia e rianimazione dell’ospedale di San Benedetto.

“I pazienti erano disidratati, ma le loro condizioni cliniche erano stabili – spiega Emanuele Aurelio, dirigente medico di turno –. Contattato il Centro antiveleni di Roma, abbiamo iniziato la terapia con altissime dosi di acetilcisteina. Solo successivamente, grazie alle informazioni fornite dal paziente che aveva raccolto i funghi, si è identificata la specie responsabile: non velenosa, ma altamente tossica. Ora i pazienti stanno bene”. 

Il sospetto iniziale era che potesse trattarsi della specie Amanita falloide o della specie Amanita virosa.

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L’Azienda Sanitaria territoriale di Ascoli invita la popolazione alla massima cautela nella raccolta e nel consumo di funghi. “Molti casi di intossicazione derivano da raccolte in luoghi non idonei o da errori nella preparazione, anche di specie commestibili. È fondamentale far controllare i funghi da un micologo del Dipartimento di prevenzione, servizio gratuito su appuntamento”, sottolinea il direttore generale Antonello Maraldo.

L’intervento rapido e coordinato del Pronto soccorso, dei medici di turno e della direzione sanitaria ha dimostrato l’efficacia della rete di servizi dell’Ast di Ascoli, prevenendo conseguenze gravi e ribadendo l’importanza di prevenzione e controllo nella raccolta dei funghi.