La nuova Volkswagen T-Roc si è finalmente fatta vedere. O almeno… quasi. Niente foto patinate, niente reveal in grande stile: la prima immagine ufficiale è arrivata direttamente dal profilo Instagram di Andreas Mindt, il responsabile del design del gruppo. E il colpo d’occhio è notevole: la fiancata dell’auto è interamente ricoperta da una pellicola in stile street art, con colori sgargianti e graffiti che sembrano usciti da un muro di Berlino Est.

Più grande e con stile

Questa seconda generazione della T-Roc costituisce un’evoluzione netta. Il corpo vettura cresce — si parla di circa 10 centimetri in più grazie al passo allungato della piattaforma MQB Evo — eppure le proporzioni restano familiari. L’occhio cade subito sui nuovi gruppi ottici assottigliati, molto più affilati rispetto al passato, e su un montante posteriore snello, tale da rende il profilo laterale slanciato e meno massiccio. I parafanghi, invece, restano bombati e muscolosi, come a conservare quell’identità virile valsa gli apprezzamenti di una nutrita clientela.

Nessuna data ufficiale per il debutto, almeno fin qui, ma tutti gli indizi puntano a IAA Mobility di Monaco, dove Volkswagen presenterà anche la nuova ID.2 elettrica. Probabilmente, tra uno stand e l’altro, vedremo anche lei uscire finalmente allo scoperto, magari spoglia della veste street art così da lasciar “respirare” la carrozzeria, magari pure in una tinta più sobria o magari no.

Se fuori la T-Roc cambia il giusto, sotto cambia parecchio. Lo Sport Utility in dirittura d’arrivo sarà tutto incentrato sull’elettrificazione: motori mild hybrid e plug-in hybrid sono già confermati, e la piattaforma MQB Evo consente una flessibilità ampia. Non è ancora chiaro se ci sarà spazio anche per qualche versione solo termica, magari destinata ai mercati meno “green”, tuttavia il segnale appare forte: la T-Roc del domani guarda avanti, e lo fa con la spina attaccata.

Tecnologia al passo coi tempi

Per quanto riguarda il pacchetto hi-tech è lecito aspettarsene uno da segmento superiore. L’infotainment sarà aggiornato, gli ADAS (i sistemi di assistenza alla guida) saranno di ultima generazione, e l’impressione è che Volkswagen stia puntando a rendere il veicolo una sorta di ponte tra i SUV compatti di oggi e quelli intelligenti degli anni a venire. In un mercato in cui tutti sembrano voler trasformare ogni auto in un iPhone con le ruote, la nuova T-Roc preferisce giocarsi le sue carte con sostanza.

La prima generazione si è rivelata una scommessa vincente per la Casa tedesca, premiata da ottimi dati di vendita. Il pubblico l’ha accolta fin da subito con favore, attratto da un design che riusciva a essere allo stesso tempo gradevole, bilanciato nelle proporzioni e accessibile da crossover funzionale, privo di complicazioni inutili e con una presenza su strada ben definita, mai sopra le righe.

Anche se al momento rimane sconosciuta la data del debutto ufficiale, e la carrozzeria definitiva resta ancora celata sotto la pellicola decorativa, è evidente che la seconda generazione della T-Roc ha già iniziato a costruire le proprie fondamenta. E se l’anteprima lascia presagire una cosa, è che non ha alcuna intenzione di passare inosservata.