L’allarme si è concluso con il ritrovamento del bambino scomparso ma per tutto il pomeriggio di oggi, martedì 19 agosto, a Bibione si sono vissute ore di angoscia.
Verso mezzogiorno i parenti di un bambino di nazionalità ceca hanno dato l’allerta perché non trovavano più il loro piccolo di 7 anni. Tutto è cominciato con un bagno al mare, il tuffo del piccolo che in una splendida e calda giornata di sole nella località balneare di San Michele al Tagliamento, ha detto ai suoi: “Vado in acqua”, senza fare più ritorno. Tutta la comitiva di famiglie e ospiti era arrivata in pullman dalla Repubblica Ceca per trascorrere la giornata in spiaggia. Ogni nucleo si era sistemato sul proprio ombrellone, più o meno nel settore Firmamento verso la battigia e poi il piccolo si è allontanato. Mentre probabilmente risaliva per ritrovare la postazione di famiglia, ha perso l’orientamento. Intanto l’allarme si era diffuso poiché nessuno aveva visto il piccolo tornare a terra e questo è bastato a mobilitare tutte le squadre di soccorso.
Vedette e gommoni della Capitaneria di Venezia e guardia costiera di Caorle, poi l’elicottero del 115 con i sommozzatori dei vigili del fuoco, le pattuglie dei carabinieri e due squadre della polizia locale, oltre alle ricerche iniziate dai bagnini dei vari settori tramite annunci con il megafono in più lingue per sensibilizzare i bagnanti e chiedere la massima collaborazione nelle ricerche.
Troppo fresco il dolore per il dramma della scomparsa in mare a Cavallino del piccolo Carlo Panizzo di 6 anni, disperso l’11 agosto vicino al pennello di scogli a Ca’ Pasquali e ritrovato sul fondale senza vita il giorno dopo alle 2.45. Ecco perché la notizia dell’assenza del bambino della Repubblica Ceca ha tenuto col fiato sospeso tutta San Michele per più di 5 ore. Stavolta nel cielo che si era fatto buio per il timore di un altro epilogo drammatico, è riapparso uno spiraglio di luce quando vigili del fuoco e guardia costiera sono stati avvisati che un autista dei bus Atvo aveva visto un bambino da solo nel piazzale delle corriere a Bibione e si era messo in contatto con polizia, carabinieri e vigili affinché si rintracciasse la famiglia.
Il lieto fine è arrivato verso le 17.30, quando il bambino è stato ritrovato in buone condizioni di salute a oltre due chilometri di distanza dal punto in cui era stato visto l’ultima volta, mentre si dirigeva verso il centro del paese. Il riconoscimento del piccolo è avvenuto tramite un militare della guardia costiera di Caorle in possesso delle informazioni e foto del bambino. Il minore si è potuto immediatamente ricongiunge con la nonna commossa e la sorellina. L’operazione si è conclusa positivamente grazie all’ottimo coordinamento tra tutte le forze di polizia e gli operatori intervenuti nelle ricerche. La guardia costiera ha ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alle ricerche, sottolineando l’importanza della tempestività nell’attivazione delle procedure di emergenza e della collaborazione tra le diverse forze in campo.