Immaginatevi la scena: una giovane coppia sta rinnovando i voti nuziali al tramonto, davanti a una platea commossa. C’è chi si asciuga gli occhi, chi guarda verso gli sposi con invidia e ammirazione. Loro, i due ragazzi impegnati a ripetersi (di nuovo) che si ameranno per sempre, sembrano felici: diranno poi (a People, a chi sennò) di aver invitato alla cerimonia solo le persone più importanti della loro vita, i familiari più stretti, gli amici essenziali. Peccato che tra gli ospiti della cerimonia mancassero i genitori dello sposo. perché non sono stati invitati, come si evince dalle cronache della giornata. Anzi, gli sposi li detestano cordialmente e questa cerimonia è un necessario remake delle nozze ufficiali durante le quali la madre di lui ha esagerato un po’, rubando la scena alla sposa. Avrete capito, a questo punto, chi sono i protagonisti di questo drama: l’unica e sola famiglia Beckham. Brooklyn, il primogenito di David e Victoria, si è risposato con la moglie di Nicola Peltz senza includerli nei festeggiamenti. E il pensiero è subito andato alla docuserie di prossima uscita su Victoria, che dovrà appunto raccontare le gioie e i dolori della stilista di grido, dell’ex Posh Spice, della mamma e della moglie devota intorno a cui ruotano i gossip più golosi sulla questione. Questa faida ormai assodata entrerà nel racconto che Victoria Beckham farà di sè su Netflix?

La domanda è retorica, conosciamo già la risposta: è improbabile che la guerra di Brooklyn contro i Beckham finisca nei tre episodi del documentario in arrivo sulla piattaforma a settembre. Dalle anticipazioni sulla serie, che seguirà il filone narrativo di quella, fortunatissima, dedicata a David (Beckham è stata anche candidata a 5 Emmy), si capisce che Victoria si è messa a nudo proprio come il marito, raccontando le sfide che ha dovuto affrontare per affermarsi come designer autorevole in un mondo che l’ha a lungo ricordata solo come “quella delle Spice Girls che non cantava mai”.

the king and queen attend a uk italy dinner to celebrate the slow food and slow fashion movementpinterestFinnbarr Webster//Getty Images

David e Victoria sono la power couple per eccellenza

In effetti Nicola e Brooklyn compariranno solo in qualche frame, dicono le anticipazioni, perché le riprese della serie sono state effettuate prima che i rapporti tra i due clan si rompessero del tutto. Ma niente di più: non immaginiamoci insomma Victoria che piange sul suo divano da svariate migliaia di dollari per il figliolo perduto.

Nella sua docuserie, Victoria si aprirà su questioni private come il corpo, la fama, gli haters

Le indiscrezioni sulla serie Netflix – si chiamerà Victoria Beckham e mentre scriviamo non è stata ancora annunciata una data d’uscita, sebbene manchi ormai pochissimo alla messa in streaming – confermano che la designer ha deciso di aprire le porte di casa sua, a Londra, proprio come fatto dal marito durante le riprese del suo documentario. Un insider ha detto che parlerà di come è stata percepita negli anni, delle critiche al suo aspetto fisico, dei momenti più difficili della sua vita pubblica (come quando nel 1999 Chris Evans, in diretta tv, voleva costringerla a salire su una bilancia per mostrare a tutti il suo peso post parto: era appena nato Brooklyn), dello scrutinio di stampa e pubblico che l’hanno spinta a chiedere sempre di più al suo corpo, a essere niente di meno che perfetta.

david and victoria beckhampinterestDave Hogan//Getty Images

Uno scatto di Victoria e David nel 1999

“Gli anni nelle Spice Girls mi hanno definita e sono molto orgogliosa di questo”, ha detto in primavera in un’intervista a Bloomberg. “Ma questo ha portato le persone ad avere grandi pregiudizi nei miei confronti. Sono nella fashion industry da oltre 20 anni. E mi ci è voluto molto per sentirmi abbastanza brava per lanciare il mio brand. Ora è tempo di parlare del mio passato come mai prima“.

Riuscirà la docuserie su Victoria Beckham a infrangere tutti i pregiudizi su di lei?

La serie dedicata al marito David ha avuto il merito non solo di mostrarci il lato più intimo del campione britannico, ma anche delle angolazioni del rapporto con la moglie che avevamo solo potuto intuire dai loro canali social. Quello che ora sappiamo per certo è che si vogliono bene da due decenni e sanno come mantenersi reciprocamente con i piedi per terra. In Beckham Victoria ha ribaltato l’idea che gli spettatori avevano di lei prima della visione, quella di donna algida e glaciale che non ride mai per non farsi venire le rughe, che comanda i suoi figli e il marito a bacchetta. Ed è vero, Victoria ha una predisposizione al controllo niente male. Motivo per cui la nuora Nicola Peltz non avrebbe mai trovato un punto di contatto con lei, allontanandosi dalla famiglia di Brooklyn per salvaguardare il suo matrimonio (la cui cerimonia ufficiale, nel 2022, sarebbe stata rovinata proprio da Victoria).

Nella serie, però, la stilista si è rivelata un’ottima spalla comica del marito, l’unico che può prenderla in giro, che può decostruire l’immagine che, a lungo, Victoria ha dato di lei al mondo. La docuserie sarà senz’altro un esercizio di egocentrismo – d’altronde non è pensabile che i Beckham accettino di mandare in onda un documentario che parla della loro vita senza approvare ogni singolo frame – ma potrebbe avere un ruolo nella riscrittura di un mito della cultura pop che, forse, non conosciamo così bene come pensiamo. Una cosa sembra però certa: è improbabile che il figlio maggiore di David e Victoria si presenti alla prima dello show. Il mito della famiglia unita (ci sono anche Cruz, Romeo e Harper Seven, rimasti a competere nel team dei genitori) si è disgregato da tempo. E neanche la potentissima Victoria può farci niente.

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