Cinque doppiette consecutivi. Sprint e gara lunga. Marc Marquez ha trasformato ogni Gran Premio in una festa nel box Ducati. E Brno, l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva, non ha fatto eccezione. Mentre una parte del box festeggiava al ritmo di Under Pressure, dall’altra si accumulavano le frustrazioni di Pecco Bagnaia, ancora incapace di trovare un ritmo sia sull’asciutto che con soluzioni di emergenza.

È quanto ha mostrato l’ultimo episodio di Inside Ducati, la docuserie che il marchio italiano pubblica sul suo canale YouTube dopo ogni Gran Premio. Uno sguardo dall’interno del box, con dichiarazioni candide, scene inedite e tutte le tensioni – e i festeggiamenti – che si consumano nel cuore della squadra rossa. Ecco come è stato l’intenso weekend del GP della Repubblica Ceca dal lato Ducati.

 
Venerdì difficile, ma con dei segnali positivi

Il weekend è iniziato in salita per entrambi i piloti ufficiali. Márquez si è lamentato fin dalla prima sessione di prove libere: “Ho messo la seconda marcia e non ho potenza, non ho allarmi”, ha spiegato sorpreso dopo un problema che lo ha tenuto al box per diversi minuti. Bagnaia, dal canto suo, ha ripetuto il solito schema: cattive sensazioni iniziali ed una partenza storta.

Nel paddock, il ritorno di Jorge Martin da un grave infortunio è stato uno dei punti focali. Dopo le prove, ha incrociato Marc in una divertente conversazione: “Ho cercato di seguirti e sono quasi caduto”, ha scherzato il pilota dell’Aprilia. “Sì, stavo andando molto veloce”, ha ammesso Marc, anche se ha anche aggiunto: “Non abbiamo molto feeling all’anteriore”.

Sabato di contrasti: pole per Pecco, caduta per Marc

Le qualifiche hanno mostrato ancora una volta due realtà parallele. Marc Marquez, che stava per firmare per la pole, è caduto all’ultimo giro: “Quando sono arrivato al punto di frenata ho visto del fumo, ho perso l’orientamento per un attimo ed ero già andato lungo”, ha spiegato dopo nel garage chiuso.

L’incidente non ha smorzato l’euforia in casa Ducati, visto che Pecco Bagnaia ha conquistato una pole position fondamentale per la sua fiducia. Tardozzi non ha nascosto la delusione iniziale per l’errore di Marc, ma ha subito sorriso: un’altra pole position è stata festeggiata. Anche i genitori di Pecco, presenti sul circuito, si sono resi protagonisti di una scena divertente quando sono andati a prendere Marc in scooter dopo la sua caduta. “Dopo vi pagherò per questo”, ha scherzato Julià Marquez con il padre di Pecco.

Sprint caotica tra pressione gomme, errori e confusione

La Sprint è stata ancora una volta un giro sulle montagne russe. La Ducati ha dichiarato di aver calcolato bene la pressione degli pneumatici, ma i sorpassi e i primi giri hanno alterato il piano. Marquez, che era in testa, ha dovuto lasciar passare Pedro Acosta per stabilizzare la pressione prima di attaccare di nuovo. Pecco, invece, è precipitato al settimo posto, ma è stato più sfortunato, perché in realtà la sua pressione era corretta, ma la moto gli ha dato il messaggio sbagliato per un problema di elettronica.

“Il fatto è che in pratica è come se avessi buttato via la gara, perché ho visto il messaggio sul dashboard e ho dovuto rallentare”, ha lamentato l’italiano visibilmente turbato nel box.

L’ingegnere della Ducati Gabriele Conti ha spiegato: “Abbiamo avuto un problema elettronico sulla griglia che abbiamo risolto appena in tempo, ma che ha generato un altro guasto, un messaggio sbagliato. Purtroppo questo ha confuso Pecco, che non aveva modo di gestire la cosa”.

Domenica: il contrasto si accentua

La gara di domenica ha ancora una volta diviso il box. Mentre Marc ha conquistato un’altra solida vittoria, Pecco si è classificato quarto ed è arrivato ai box esausto e frustrato: “Ho sofferto molto, per tutta la gara”, ha detto senza mezzi termini ai suoi ragazzi.

Allo stesso tempo, Marc guidava la festa dall’altra parte del muretto, ballando e augurando buone vacanze: “Ora, quattro settimane di riposo… e torneremo al lavoro!”.

Dall’Igna conquistato da Marc

L’ultima immagine del fine settimana è stata tanto simbolica quanto rivelatrice. Mentre Marc dispensava abbracci e augurava buone vacanze a tutta la squadra con la sua solita energia, Gigi Dall’Igna è apparso e si è unito a lui in un gesto di complicità. Il rispetto reciproco tra i due è evidente, ma questa volta l’ingegnere italiano ha fatto un passo in più.

“Lo sapevo già, ma ora capisco molto meglio perché per noi era così difficile vincere i campionati”, ha detto Dall’Igna a Marquez.

Una frase che non è casuale: Dall’Igna si riferiva al dominio incontrastato di Marc durante il suo periodo alla Honda, quando la Ducati ha provato di tutto senza riuscire a batterlo. Ora che lo ha al suo fianco, capisce perché. Perché, per quanto la Ducati sia una delle migliori moto in griglia, Marc Marquez porta con sé un vantaggio che non può essere replicato. L’effetto Marc è reale e il suo impatto è così profondo che ha cambiato la Ducati dall’interno.

La Ducati si sta arrendendo al suo stesso mostro: Marc Marquez guida il Campionato del Mondo con 120 punti di vantaggio sul fratello Alex e va in vacanza con metà del titolo in tasca. Mai prima d’ora una “firma” è rimasta impressa così velocemente. Né è mai stata così devastante.

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