di Arturo Calabrese
Consigliere comunale di Serramezzana, consigliere provinciale e coordinatore Cilento Nord di Fratelli d’Italia, Modesto Del Mastro è uomo di punta del partito di Giorgia Meloni. Da sempre in prima linea per un territorio meno ostile a causa delle scelte e delle azioni della politica locale, oggi è impegnato per una sanità più equa e che possa rispettare a pieno i dettami della Costituzione.
Consigliere, partiamo da questa Sua lotta…
“Il mio appartenere ad un partito non mi fa portare avanti con una bandiera, soprattutto in campo sanitario. La salute dei cittadini non può avere colori partitici, cosa che da tempo succede in Campania e in provincia di Salerno. Una certa politica ha pian piano smantellato le strutture pubbliche e gli esempi sono ben noti. L’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania è vicino al collasso perché non può reggere un bacino di utenza così ampio e che nei mesi estivi aumenta esponenzialmente. Questa parte di Cilento non ha una orografia tale da permettere che il malato raggiunga facilmente il pronto soccorso e dobbiamo anche tenere di conto l’assenza di un servizio di ambulanze medicalizzate adeguato. Come se non bastasse, l’ospedale di Agropoli ha perso ogni punto di assistenza sanitaria ed ormai è ben nota la vicenda del cartello. Insomma, in questo angolo di Cilento, e penso ad Agropoli e ai piccoli paesi che vi orbitano compresi quelli su mare verso sud, è vietato stare male perché poi non si ha diritto a ricevere cure a volte nemmeno ad essere visitati. In questo mese di agosto abbiamo assistito a numerosissimi disservizi, a cominciare dalla guardia medica chiusa di Agropoli fino ad arrivare alla lunga attesa di un paziente per salire in eliambulanza ed essere trasferito”.
Lei è anche consigliere in un piccolo centro del Cilento: come stanno i paesi?
“In questo periodo perché c’è più gente dato che chi vive lontano torna per la pausa estiva, ma la situazione non è delle migliori. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa come ad esempio aver ospitato un progetto culturale di cui do merito all’amministrazione guidata dal sindaco Augusto Materazzi. Crediamo che con la cultura si possano far rivivere i borghi delle aree interne, ma ovviamente non basta. Servono i servizi e torniamo alla sanità. A gennaio, una donna ha perso la vita mentre attendeva l’ambulanza. Può accadere ovunque, in ognuno dei nostri paesi ma non può e non deve essere così. Non più almeno”.
Nelle Sue dichiarazioni ha spesso attaccato i sindaci cilentani…
“Sono inetti. Sulla questione ospedale sono stati capaci soltanto di incassare promesse senza avere risposte concrete. Ho chiesto loro un messaggio forte e cioè quello di lasciare le fasce, di dimettersi e di farlo come provocazione ma ovviamente non lo hanno fatto. L’estate in corso ha fatto registrare una serie di fallimenti da parte del sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi, tutti documentati. Un cartellone estivo partito solo ad agosto, divieti di balneazione, lavori in piena estate. Ho visto anche dei numeri legati al turismo che sembrano dati per caso, ma è un argomento che andrò ad approfondire. Agropoli ed il Cilento, ma in generale la regione, hanno bisogno di amministratori diversi, di amministratori che non devono eseguire ordini, ma che possono prendere decisioni in autonomia, magari senza aver paura di sporcarsi le mani. I giovani, sempre più lontani dalla politica, hanno bisogno di esempi giusti e non più di marionette”.
Ha parlato di regione. A novembre si vota e Fratelli d’Italia ha come proprio candidato un nome forte…
“Il vice ministro Edmondo Cirielli è il candidato di Fratelli d’Italia, ma ovviamente a decidere sarà il tavolo della coalizione. Non so quale sia il suo pensiero e quale sia la sua volontà, ma so per certo che se dovesse servire la sua discesa in campo lui ci sarà. Le cose devono cambiare e con lui come guida, la Regione può uscire dal pantano nel quale è entrata troppi anni fa e nel quale continua a vivere”.
Si è parlato anche di una candidata a consigliere di Modesto Del Mastro: cosa risponde?
“Come per Cirielli: se dovesse servire il mio impegno ci sarò. Sono uomo di partito, sono abituato a pensare come una squadra e non come un singolo. Il partito negli ultimi tempi si è molto radicato nei territori, specialmente in Cilento, e so che si può lavorare ad un ottimo risultato”.