«Per me la pallavolo è passione». Chi lo conosce lo sa bene, ma Fabio Bastiani ci tiene a ribadirlo: «Dopo undici anni siamo costretti ad abdicare, il San Nicolò abbandona le categorie regionali maschili anche se la nostra attività prosegue e ci concentreremo sulle categorie giovanili, dal Minivolley fino all’Under 16 passando per Under 13 e Under 14».

Pensare che non più tardi di un paio di mesi fa, a inizio giugno, la formazione allenata da Vito Giovannacci era arrivata a un passo dalla promozione in Serie C, svanita solamente nella gara decisiva dei playoff. Poi cosa è successo? Lo racconta lo stesso Bastiani, senza nascondere il dispiacere per una storia conclusa come non avrebbe voluto. «Il nostro era un gruppo eccezionale, che da anni basava le proprie fondamenta sugli stessi giocatori ormai diventati adulti. Adesso il San Paolo ci ha chiesto tre-quattro loro tesserati, altri tre o quattro hanno deciso di smettere per limiti di età e impegni lavorativi, così non avevamo più il numero minimo per garantirci un campionato sereno. Senza contare che non disporre di un settore giovanile maschile ci obbligava tutti gli anni a pagare un’ammenda di 500 euro; per una realtà piccola come la nostra è comunque un bell’impegno economico. Così a malincuore siamo stati costretti a rinunciare a dei ragazzi fantastici, che in questo lungo periodo mi hanno regalato tantissime soddisfazioni a livello sportivo e soprattutto personale».

In rosa al San Nicolò rimanevano alcuni giocatori che la società ha ceduto al San Paolo con cui disputeranno il campionato di Serie D. «Agli amici del club piacentino ho chiesto solamente una cosa: prendeteli in gruppo. Mi sarebbe davvero dispiaciuto vedere distrutto quanto costruito a livello umano nel corso degli anni».

Adesso il San Nicolò riparte dalle giovanili, con un rammarico che Bastiani non vuole tacere. «E’ sempre più difficile trovare allenatori. Ce ne sono pochissimi e molti di quelli disponibili la prima cosa che chiedono è a quanto ammonta il rimborso spese. Noi della vecchia guardia ormai siamo ridotti ai minimi termini, chi faceva pallavolo puntando principalmente su passione ed entusiasmo ormai si conta sulle dita di una mano. E’ cambiato lo sport in generale, ma un pizzico di nostalgia per quel volley che non c’è più mi rimane».