A confronto, il terzo bimestre del 2025 con quello del 2024. Per una volta, non si tratta di numeri delle imprese, nate e cessate, né di quelli che riguardano le previsioni sulle assunzioni. Ma dei tempi di attesa.
Questi i dati diffusi dall’Asrem: per una visita cardiologica, indipendentemente dal codice prescrittivo (urgente, breve, differibile e programmabile) l’indice di performance è passato dal 51 al 69%; per una visita ginecologica dal 71 all’83%, per l’ecografia della mammella dal 30 al 49%. E, ancora, per una visita neurologica dal 71 al 76%; per quella otorinolaringoiatrica da 73 all’80%.
Il sistema pubblico tiene, commentano da via Petrella, con margini di miglioramento soprattutto in risposta alle richieste più urgenti. Queste le evidenze del “Rapporto di monitoraggio delle prestazioni di specialistica ambulatoriale critiche e delle liste di attesa” con riguardo all’ultimo bimestre 2025. Una analisi sistematica e trasparente che, in coerenza con gli obiettivi del Piano nazionale di Governo delle Liste di attesa, è coordinata dal referente unico per l’assistenza sanitaria (Ruas), figura che si occupa delle performance aziendali e regionali in materia di accesso alle cure.
«Reggiamo l’urto della domanda, che intercetta i bisogni prioritari e che ha margini di crescita, specie sulle prestazioni ad alta richiesta – così il direttore generale dell’Asrem Giovanni Di Santo – Stiamo compiendo passi significativi nella giusta direzione e il monitoraggio effettuato lo conferma. Purtroppo, persistono sacche strutturali di criticità concentrate su alcune prestazioni, legate alla pressione crescente della domanda che presenta ampi margini di inappropriatezza, e su questo bisognerà migliorare».
Precisa la referente aziendale Ruzzi (Rua) che i dati sono relativi a tutti gli erogatori delle prestazioni, sia pubblici che privati, accreditati dalla Regione Molise. «Certamente, oggi, l’Azienda sanitaria dispone di tutti gli strumenti, conoscitivi e informativi, per garantire una gestione regolare ed efficiente delle liste di attesa di specialistica ambulatoriale. Il lavoro su questo fronte continuerà ad andare costantemente avanti per rispondere alle esigenze di cura richieste dalle comunità, mentre il monitoraggio continuo dei dati consente, in più fasi, una rimodulazione puntuale delle agende, dei carichi di lavoro e delle erogazioni. Questo approccio data-driven ha assicurato non solo il contenimento dei tempi di attesa per le classi prioritarie (U e B), ma anche una maggiore equità nell’accesso e una più efficiente allocazione delle risorse».
Numeri, concludono da via Petrella, che danno ragione ai sacrifici compiuti dall’Asrem e alle attività mandate avanti per invertire il trend di sistemi spesso ostili al cambiamento. «Oggi, il Molise, rispetto a tanti altri territori, ha compiuto passi in avanti notevoli nella consapevolezza di quelle che sono le difficoltà ma con lo spirito di assicurare alle comunità i servizi e l’assistenza socio-sanitari di cui ciascun cittadino ha diritto».


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