Poche settimane fa il cantautore Alberto Fortis è tornato sul palco dell’auditorium del collegio Rosmini di Domodossola per la prova generale del nuovo tour e ripercorrere la carriera costellata di successi. Oggi, alla notizia della morte di Pippo Baudo, maestro scopritore di talenti e colonna della televisione italiana, ricorda il singolare incontro che ebbe con lui agli esordi della carriera. Si era nel 1979 e il primo album di Fortis, che segnò il suo debutto nel mondo della discografia, conteneva brani poetici, ma anche testi provocatori e irriverenti, come quelli della canzone «A voi romani». Un album che fu poi inserito dalla rivista Rolling Stone nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre.
La musica di Alberto Fortis incontra i tanti volti dell’arte
06 Febbraio 2025
«Era appena uscito l’album e andai a Rai Radio 1 per un’intervista – racconta Fortis -. Avevo l’ingenuità dei 23 anni e certamente meno diplomazia di quella che poi l’esperienza ti regala. All’uscita dallo studio sentii la voce inconfondibile di Pippo Baudo che diceva: “Chi è quell’incivile? Lo voglio incontrare”. Così sono partiti i fuochi d’artificio. Poi però, parlando, tutto si è sistemato e si è ammorbidito, anche grazie alla complicità di Annalena Limentani, amica comune della casa di produzione di programmi radiofonici Mama Records».
In seguito tra il cantautore di Domodossola e Baudo ci sono state molte altre occasioni di incontro, tra cui anche alcune presenza a Domenica In per presentare le nuove canzoni
«Mi definì uno scienziato della musica»
«Per esempio nel 1984 a Montecatini Terme, dove avevo portato “Plastic Mexico”, considerato il primo rap cantautorale che si trova nell’album “El niño”, mi presentò come “scienziato della musica”, per l’unicità e la mia ricerca nei testi. Baudo ha tenuto una media di professionalità e di equilibrio del tutto invidiabili».
Da settembre Fortis è in tour con brani vecchi e nuovi per diffondere un messaggio di speranza e rilanciare l’idea di «pace preventiva» di Michelangelo Pistoletto, artista candidato al Nobel per la pace. La poesia dei suoi pezzi e la magia delle sonorità creano spettacoli pervasi di messaggi sociali.