Sono passati più di quattro anni dal picco dell’emergenza sanitaria globale che ha cambiato il mondo. Mascherine obbligatorie, lockdown, vaccini, green pass: sembrano ricordi lontani, quasi appartenenti a un’altra epoca. Ma la domanda che molti si fanno oggi è: che fine ha fatto il Covid?

Dal virus “nuovo” al virus “stagionale”

Il SARS-CoV-2 non è scomparso. Anzi, continua a circolare in Italia e nel mondo, ma in una forma molto diversa rispetto al 2020-2021:

le varianti attuali (derivate soprattutto da Omicron) sono molto più contagiose ma meno gravi,

la gran parte della popolazione ha ormai sviluppato immunità ibrida (vaccinazioni + infezioni pregresse),

i casi si manifestano per lo più come sindromi respiratorie lievi, simili a influenza o raffreddore.

La nuova classificazione: endemia

L’OMS nel 2023 ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale, definendo il Covid una malattia che resta endemica: cioè continuerà a circolare come altri virus respiratori, con picchi stagionali e possibili ondate periodiche.

Oggi i dati epidemiologici in Italia mostrano:

casi ancora presenti, ma sottostimati perché i tamponi non sono più sistematici,

ricoveri e terapie intensive molto ridotti rispetto agli anni pandemici,

decessi legati soprattutto a pazienti fragili, anziani o con più patologie.

Vaccini e terapie

Le campagne vaccinali hanno avuto un ruolo decisivo: oltre il 90 % della popolazione italiana ha ricevuto almeno una dose. Oggi i vaccini aggiornati vengono consigliati principalmente a:

over 60,

persone con malattie croniche,

operatori sanitari.

Anche le terapie sono migliorate: antivirali, anticorpi monoclonali (oggi usati meno), protocolli di gestione clinica più efficaci.

Cosa è cambiato nella percezione sociale

Il Covid non occupa più le prime pagine dei giornali. La popolazione ha interiorizzato il virus come una delle tante malattie respiratorie: fastidiosa, a volte rischiosa per i fragili, ma non più devastante.
Tuttavia, persistono conseguenze:

il Long Covid, che colpisce una minoranza ma con sintomi invalidanti,

i danni psicologici e sociali di anni di emergenza,

il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza epidemiologica.

Conclusione

Il Covid non è sparito: ha cambiato pelle. Da minaccia globale a virus endemico che continuerà a circolare, come l’influenza, con picchi stagionali e attenzione particolare ai più vulnerabili.

La vera differenza è che oggi non domina più le nostre vite: siamo passati dalla paura collettiva alla convivenza silenziosa.