Mattia Furlani non si è tirato indietro nella gara di salto in lungo che ha animato la penultima tappa della Diamond League prima delle finali in programma settimana prossima. Il Campione del Mondo indoor ha lottato in maniera impavida sotto l’acqua torrenziale che ha colpito Losanna e ha avuto il coraggio di cimentarsi con una pedana ai limiti del praticabile: nel corso della serata, infatti, la pioggia si è intensificata sempre di più, l’asse di battuta non sembrava perfettamente ancorato al terreno e quando gli atleti ci mettevano piede sollevavano un’enorme quantità di acqua.
Un vero e proprio allagamento che avrebbe suggerito di interrompere l’attività agonistica, invece il giovane fuoriclasse laziale ha preferito testarsi anche in una situazione decisamente avversa, mostrando una condizione di forma in grande crescendo e una professionalità degna di nota. Il bronzo olimpico di Parigi 2024 ha chiuso al sesto posto con la misura di 7.60 raggiunta al secondo tentativo, ma a fare notizia è stato il primo salto, decisamente lungo ma nullo di un soffio. L’azzurro sta lavorando tanto sulla rincorsa per trovare il miglior stacco possibile, quando registrerà il gesto potrà davvero siglare misure ancora più rilevanti.
Mattia Furlani ha poi proseguito con un nullo, un 7.55 in situazioni critiche e un 7.51 dopo l’intervento dei commissari che hanno deciso di togliere un po’ di acqua in maniera decisamente artigianale. Il nostro portacolori era al rientro in gara dopo il confortante 8.26 saltato ai Campionati Italiani Assoluti lo scorso 3 agosto in quel di Caorle e si è qualificato per le Finali della Diamond League: settimana prossima andrà a caccia del diamantone a Zurigo per poi lanciarsi verso i Mondiali di Tokyo, previsti dal 13 al 21 settembre.
Alle spalle di Furlani due big come il greco Miltiadis Tentoglou (il Campione Olimpico ha chiuso al settimo posto con 7.52, si è ritirato dopo il terzo salto) e l’australiano Liam Adcock (7.50 e ottavo post per il vincitore del Golden Gala). A imporsi è stato l’inatteso uzbeko Anvar Anvarov (7.84) davanti allo svizzero Simon Ehammer (7.72) e ai giamaicani Tajay Gayle (7.71), Carey McLeod (7.67) e Wayne Pinnock (7.61).