Il 2025, fino ad ora, ha regalato un prepotente crescendo rossiniano e l’ingresso nei primi 20 del mondo rappresenta il meritato premio per il duro lavoro compiuto in questi mesi. L’imminente edizione degli US Open rappresenta per Flavio Cobolli l’occasione di un’importante prova di maturità: vivere da protagonista l’ultimo Slam della stagione per confermare l’attuale status.

L’eliminazione patita al secondo turno del torneo di Cincinnati lascia certamente l’amaro in bocca, anche se è doveroso precisare che il qualificato francese Terence Atmane ha disputato un torneo strepitoso e solo il numero uno Jannik Sinner ha fermato la sua corsa nel match di semifinale.

Cobolli costituisce, senza dubbio alcuno, una delle sorprese più belle del 2025. Il numero 26 del ranking ATP non ha battuto ciglio davanti a un inizio d’anno complicato e ha continuato a lavorare a testa bassa, animato dalla certezza di poter raccogliere i frutti del proprio impegno. La trionfale cavalcata di Bucarest, primo titolo ATP della sua carriera, ha definitivamente sbloccato il talentuoso giocatore romano che ha bissato il successo sulla terra rossa di Amburgo e raggiunto i quarti di finale prima ad Halle e poi a Wimbledon.

L’italiano trova nei suoi ottimi colpi da fondo e nella sua straordinaria velocità di gambe, proverbiali i suoi recuperi difensivi, il punto di forza di un gioco che vanta ancora notevoli margini di crescita. Migliorare l’efficacia del servizio e il gioco di rete arricchirebbe ulteriormente il suo bagaglio.

Altra peculiarità di Flavio Cobolli è la capacità di sapersi adattare alle diverse superfici trovando sempre le soluzioni più idonee per riuscire ad esprimere la miglior qualità del proprio gioco. Gli esami terra rossa ed erba sono stati superati a pieni voti, esprimersi ad alto livello sul cemento rappresenterebbe la certificazione definitiva della qualità di un giocatore in grado di poter puntare ancora più in alto.