RONCADE (TREVISO) – Niente risate, niente gioia e nemmeno spensieratezza. Oggi, 20 agosto, anche gli occhi dei bambini più piccoli si sono riempiti di lacrime nel dare l’ultimo saluto al loro amichetto, Carlo Panizzo, il bambino di 6 anni morto annegato lo scorso 11 agosto nel mare di Cavallino Treporti durante quello che doveva essere un pomeriggio di festa insieme alla sua mamma Dana.
APPROFONDIMENTI
Oltre 500 le persone che hanno preso parte alla cerimonia funebre che si è tenuta questa mattina, alle 10, nella chiesa di Roncade, dove Carlo viveva. Il piccolo feretro bianco con un mazzo di rose dello stesso colore è stato portato da mamma Dana e papà Fabio Panizzo che hanno voluto accompagnare il loro piccolo in questo suo ultimo viaggio certi che ha lasciato un segno indelebile nelle loro vite e che mai verrà dimenticato.
Papà Fabio: «Carlo sapeva amare come ama Dio»
Tra i momenti più commoventi del funerale c’è stato proprio il ricordo del papà che è salito sull’altare, accanto al parroco, e dopo aver ringraziato i soccorritori e le istituzioni, ha detto: «Carlo sapeva amare come ama Dio – ha detto -, un amore vero, non come quello dei social. Oggi voglio solo ringraziare ‘Carletto’ per tutto l’amore che ci ha dato e dirgli che la sua vita ha avuto un senso».
Cinquecento persone per l’addio
Le numerose persone accorse hanno riempito anche il piazzale antistante la chiesa. Oltre agli amichetti di Carlo e ai famigliari, tra i 500 presenti, c’erano anche gli scout di Roncade e i cantori del Treviso Christian Center, chiesa evangelica frequentata dal padre Fabio e anche dal piccolo Carlo, che hanno intervallato le preghiere recitate a quelle cantate. Alla fine della cerimonia, i presenti hanno lanciato in cielo dei palloncini bianchi con dei messaggi.