Dopo anni di esperienze ai massimi livelli del rugby italiano, Massimiliano Chiappini torna a vestire la maglia biancorossa.
Ha mosso i suoi primi passi nel mondo del rugby nelle giovanili del Piacenza, ha poi proseguito le sue esperienze rugbistiche nei Centri di Formazione Federale fino a vestire la maglia azzurra. Reduce da diverse stagioni in cui ha militato nelle Fiamme Oro, sempre in Serie A Elite, Chiappini è oggi un giocatore maturo, nel pieno della forma e con doti tecniche, fisiche e mentali che possono davvero fare la differenza.

Coach Claudio Forte non ha dubbi: “Inserire un ragazzo piacentino, cresciuto nel nostro vivaio, con il suo vissuto, non può che essere un privilegio per me e per tutto il Club. Ha manifestato il desiderio di tornare a Piacenza per continuare a divertirsi e lavorare bene con la nostra maglia. È un touche leader naturale, dotato grandi qualità fisiche e tecniche, di un’intelligenza tattica sopra la media e grande spirito di sacrificio. L’esperienza di Massi sarà fondamentale per noi: con il suo inserimento ci garantiamo la possibilità di sistemare e migliorare il line out – che lo scorso anno ha rappresentato uno dei nostri problemi maggiori – ma non solo, la sua presenza, la sua cultura del lavoro e del sacrificio, saranno da stimolo per tutti i nostri giovani atleti.”

Abbiamo incontrato Massimiliano per raccogliere le sue prime impressioni da neo-biancorosso.

Ciao Massimiliano, partiamo dal cuore: cosa significa per te tornare a indossare la maglia biancorossa?

Tornare a vestire la maglia del Piacenza è un’emozione fortissima. È qui che ho iniziato a giocare a rugby, è qui che ho imparato cosa significa far parte di una squadra. Mio padre ha militato a lungo in questo Club, quindi per me è qualcosa che va oltre lo sport: è famiglia, è casa.

Tornerai a giocare anche al fianco di un grande amico come Matteo Cornelli. Cosa rappresenta per te questa re-union?

Matteo è un amico vero, anche fuori dal campo. Abbiamo condiviso tante esperienze di gioco, e poterci ritrovare oggi con un bagaglio di vissuto alle spalle, è bellissimo. Sarà un’enorme emozione e allo stesso tempo oltremodo stimolante.

Quanto conosci dell’attuale ambiente Biancorosso?

Non ho mai smesso di seguire la squadra. Ogni volta che potevo, tornavo al Beltrametti per vedere le partite. Ed è sempre stato speciale vedere in panchina un gruppo tecnico composto da ex giocatori che ammiravo da ragazzino: Forte, Pagani, Berzieri e Franchi. C’è rispetto, c’è storia, c’è identità.

Cosa pensi di poter portare concretamente a questa squadra?

La mia esperienza, innanzitutto. Cercherò di metterla al servizio del gruppo per far crescere la squadra, soprattutto cercando di migliorare le criticità esistenti. Ma anche spirito di sacrificio e mentalità. Vedo un gruppo di notevole spessore tecnico, e questo è un punto di forza. Mi sento ancora competitivo, motivato e con tanta voglia di aiutare la squadra a raggiungere obiettivi più ambiziosi. So che Claudio Forte ha fatto un ottimo lavoro nella scorsa stagione e sono impaziente di dare il mio contributo per svilupparlo ulteriormente. Non vedo l’ora che inizi il campionato!

Si può dire che sognare diventi ogni giorno più lecito e che i tifosi biancorossi possano e debbano essere entusiasti del lavoro svolto dalla società che cerca di migliorare sistematicamente sia la squadra che, in generale, tutta la struttura.
Il Piacenza Rugby, con il ritorno di Chiappini, lancia un messaggio chiaro: i sogni si costruiscono con le radici ben piantate e lo sguardo rivolto al futuro. Il cuore biancorosso batte forte, pronto ad una nuova stagione all’insegna dell’impegno e della crescita.

Paolo Fernandi