Ferrari vs McLaren

In attesa del Gran Premio d’Olanda, che a fine agosto porrà fine alla storica parentesi di Zandvoort in F1, la Ferrari è presente in seconda posizione nella classifica Costruttori con un totale di 260 punti, ma con un ritardo di 299 lunghezze dalla McLaren. Un distacco generato da una prima parte di stagione al limite della perfezione per il team di Woking, che nelle scorse stagioni si trovava in lotta proprio con la Ferrari.

Nell’intervista di Auto Motor und Sport al Team Principal della Rossa, Frédéric Vasseur, la domanda relativa a questo gap attuale tra le due squadre è stata diretta: si è trattato di un miglioramento della McLaren o di un peggioramento della Ferrari? “Negli ultimi tre o quattro weekend siamo riusciti a ridurre il distacco a due decimi – ha spiegato il francese – all’inizio della stagione abbiamo avuto molti problemi con la gestione in pista. Ci sono stati problemi di qualità, poi le squalifiche. Abbiamo perso un po’ il filo. Dipende tutto dai dettagli, e le qualifiche a Budapest ne sono state un ottimo esempio. Se ti concentri sulle cose sbagliate, perdi immediatamente e in modo massiccio terreno. Se Charles (Leclerc) fosse stato due decimi più lento, sarebbe arrivato sesto invece che primo. È molto difficile capire cosa sia importante in ogni momento per essere veloci”.

Le principali differenze

Sempre nel campo della sfida con la McLaren, Vasseur ha indicato non solo ciò che potrebbe mancare rispetto al team inglese, ma anche le limitazioni che hanno ostacolato la Rossa nella prima fase del campionato: “La McLaren è eccezionale nella gestione delle gomme, specialmente sul bagnato o con il caldo – ha commentato – le squalifiche (a Hamilton e Leclerc in Cina) ci hanno un po’ scombussolato i piani. Abbiamo dovuto lasciare un margine di sicurezza per quanto riguarda l’altezza da terra. Come tutti sappiamo, queste vetture sono estremamente sensibili in termini di altezza da terra. Ogni millimetro è una posizione sulla griglia di partenza. Se non hai il pieno controllo dell’altezza del veicolo, questo compromette la competitività della vettura. Per risolvere il problema, perdi la concentrazione su altre cose. La preparazione delle gomme per le qualifiche, i giri di riscaldamento, chi lo sa“.

“Tutto ruota intorno alla stabilità della piattaforma aerodinamica“, ha aggiunto parlando delle limitazioni. “Da due anni prestiamo molta più attenzione alla guidabilità e alla prevedibilità che alla pura deportanza. Il passo più importante che abbiamo fatto in questo senso dal 2023 è stato a Monza, lo scorso anno. In questo modo il pilota può ottenere di più dal pacchetto. Se non è sicuro di come si comporta l’auto, è troppo lontano dal limite”.