I funerali di Pippo Baudo (LA DIRETTA), il leggendario presentatore morto il 16 agosto all’età di 89 anni, sono iniziati alle ore 16 di oggi, mercoledì 20 agosto, nella chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania. Nella piazza gremita per rendere omaggio all’icona dello spettacolo italiano sono molte le celebrità accorse per l’ultimo saluto. Tra loro c’è il cantante Gigi D’Alessio, che ha riconosciuto che Baudo “aveva espresso il desiderio di ritornare dove era nato. Quindi la gente sta qui per omaggiarlo, ma soprattutto è la festa di Pippo oggi”.

Ai microfoni dei giornalisti ha poi dichiarato che i ricordi insieme al presentatore “sono troppi: 25 anni. Non c’era un momento che non si alzava il telefono, non si chiedevano consigli, non si facevano cene a casa mia. Abbiamo passato tanto tempo insieme”. Ora che il legame fisico si è spezzato, “mi mancheranno i consigli, il padre che ti chiama e ti dice: “Allora, qui hai fatto bene, qui mi raccomando stai attento”. Pippo era il timbro sul passaporto, una volta che te lo metteva lui, potevi andare dappertutto”. Ora Baudo, che aveva condotto 13 volte il Festival di Sanremo, nel mondo della musica, “lascia la musica italiana” stessa. D’Alessio gli ha attribuito tutti i meriti, come la scoperta e il lancio dei “più grandi artisti: da Giorgia, a Eros Ramazzotti, a Fiorello, a Laura Pausini, a me. Pippo ha dato a tutti”. Lascia quindi un vuoto importante. “Era impossibile non seguire i consigli di Pippo, perché era un uomo normale con una grande visione artistica: qualsiasi cosa diceva, andava bene e aveva sempre ragione”.

L’OMELIA

“Sono state settimane, soprattutto le ultime, di grande sofferenza. Era sotto morfina, però lucido. E comunque per lui è stato un tempo, sono parole sue, di purificazione, di liberazione”, ha dichiarato don Giulio Albanese, padre spirituale di Pippo Baudo. “In effetti si è chiuso un libro con la sua morte, quasi un secolo di storia, ma non è solo la storia della Rai, è la storia dell’Italia, del bel Paese. Oggi noi, quando guardiamo a quel feretro, dobbiamo tenere presente che quel libro si è chiuso ma contiene tante memorie che noi dobbiamo custodire e ripeto non sono saperi che hanno solo una valenza culturale ma soprattutto spirituale”. Nel corso dell’omelia durante le esequie, ha proseguito: “Poco prima di morire, mi ha confidato che il successo (e lui, come sapete, ne ha avuto tanto) non basta a riempire il cuore. Il successo non basta a rendere felici! Questa è una parola di verità che risuona in sintonia con il Vangelo”. E ha ancora aggiunto: “Pippo ha sì conosciuto il favore del pubblico e la gioia di entrare, con garbo e competenza, nelle case di milioni di italiani. Ma al di là dei programmi e degli applausi, ciò che resta è la sua capacità di comunicare vicinanza, di dare spazio a tanti artisti e di custodire rapporti sinceri. Molti lo ricordano come uomo generoso, discreto, pronto ad aiutare senza clamore”.

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