“Il compleanno di Madonna? Un’esperienza interessante e piacevole”. Patrizia Bovi, assisana, artista internazionale specializzata nel repertorio di musica antica e figura di spicco dell’ensemble Micrologus, racconta al Corriere come si è trovata a esibirsi alla festa della pop star, celebrata a Figline Valdarno nella villa di Sting, presa in affitto dall’organizzazione.
“Nessuna eccentricità – svela Bovi -, una serata, quella del 15 agosto, trascorsa tra atmosfere raccolte, autenticità costruita sul desiderio di Madonna di ascoltare brani e vedere danze che arrivano dalla tradizione italiana più autentica, scorci di Paese che vengono dal cuore”. Ma come è avvenuto il contatto con l’organizzazione della star? “Il coreografo Damien Jalet collaboratore di Madonna, firma di alcune coreografie del tour Celebration, e mio amico di lunga data, mi ha contattato per chiedermi consigli per realizzare il desiderio di creare quelle speciali atmosfere alla festa”. E Bovi prosegue: “Gli suggerisco il Canzoniere Grecanico Salentino, un gruppo di musicisti che incarnano la tradizione meridionale senza scivolare nel cliché”.
Ma i tempi si stringono, i programmi cambiano, e la produzione apre un altro scenario.
Damien propone allora a Bovi stessa di esibirsi, in un primo momento a Siena. “Rispondo con un sì immediato ma con una certa preoccupazione – spiega- l’evento cade proprio il 16 agosto, il giorno del Palio, e a Siena c’è un caos monumentale. Una situazione che avrebbe reso difficoltoso ogni spostamento. Lo faccio subito presente al team di Madonna. E’ difficile muoversi, dico , non passa in auto nemmeno il Presidente della Repubblica”. Così si decide per il 15 e si cambia ambientazione. La location diventa la villa di Sting a Figline Valdarno. Una residenza rinascimentale perfetta, restaurata in modo sublime. Il luogo per l’esibizione c’è: una cappella privata con una acustica sublime – racconta Bovi – con un grande Buddha al centro di un altare. E poi un leccio secolare sotto cui è allestita la cena con luci di candele. Atmosfera sospesa, intima, raffinata.
Patrizia arriva nel pomeriggio. Madonna è lì, circondata dalla famiglia, vicino i numerosi figli, e pochi amici. Nessun clamore: “non uno show, ma una celebrazione privata, delicata”, sottolinea Bovi. Tra i trenta invitati, un momento musicale speciale: Patrizia canta Ondas, pezzo di memorie teatrali (Myth), che Damien aveva danzato con lei nei loro numerosi spettacoli insieme al coreografo Sidi Larbi Cherkaoui. Madonna ascolta, restando rapita. Arriva poi un brano della tradizione abruzzese, un omaggio alle origini italiane di Madonna, il padre era di Pacentro. La storia di Cecilia raccontata in musica emoziona la padrona di casa, che percepisce il gesto e lo apprezza profondamente. Dopodiché, una sorpresa: alla mezzanotte, un gruppo di musicisti pugliesi suona tarantelle con tamburelli tradizionali. È un momento libero, semplice, ma potente. Madonna si alza, dialoga, partecipa, immersa in un’atmosfera ben lontana dalle luci del palcoscenico. Attraversa la cappella, partecipa alla cena sotto le frasche, e poi si sposta con gli ospiti verso il balcone affacciato sulla piscina, dove esplode un spettacolo di fuochi d’artificio. “Peccato mi si era completamente scaricato il cellulare e non ho potuto neppure fare foto”, commenta Bovi.
La serata prosegue con numeri di danza contemporanea: due danzatrici che duettano magistralmente. Infine, il dolce e un arrivederci.
“Sono ripartita verso le 1.30 per l’Umbria dove il giorno dopo dovevo fare le prove per due nuove produzioni con Micrologus. Sono state ore intense, emozionati in cui mi è apparso un altro aspetto della vita di Madonna, un ritratto diverso da quello del jet set: la madre attenta, l’ospite che si preoccupa che gli invitati siano a loro agio, l’artista che ringrazia con un abbraccio, una donna presente, disponibile, vera”. E aggiunge: “Lei mi ha ringraziato, mi ha abbracciato e ha detto di aver notato il riferimento all’Abruzzo. Mi ha fatto piacere”. “E’ stato un rapporto spontaneo senza vincoli stringenti, senza richiesta di liberatoria, solo gentilezza, accoglienza, rispetto”. Per Bovi è anche una sorpresa la cura che mostra il team di Madonna il giorno seguente: “La sua assistente mi ha telefonato per assicurarsi che ero a casa sana e salva. Sorprendente”. Solo artisti, non star, almeno per una notte.