“In Amabile crediamo profondamente che la gravidanza non sia un limite: è un valore in cui abbiamo creduto e in cui continueremo a credere”. Martina Strazzer, la giovane imprenditrice di Carpi che ha fondato il marchio di gioielli Amabile, risponde alle accuse di aver assunto (lo aveva annunciato lei stessa: “Ho assunto una ragazza incinta”) e poi non rinnovato il contratto a una giovane donna al quarto mese di gravidanza.

Lo fa con un lungo comunicato che ripercorre la vicenda che aveva fatto clamore dopo la denuncia della giornalista Charlotte Matteini. E dopo un lungo silenzio mentre si scatenava la bufera social.

Martina Strazzer, accuse all’imprenditrice: “Ha assunto una donna incinta poi l’ha lasciata a casa”

13 Agosto 2025

“Quando abbiamo accolto Sara – spiega Martina Strazzer – scelta tra numerosi candidati esclusivamente per le competenze da lei dichiarate, il nostro intento era costruire una collaborazione duratura. Tuttavia non sempre le cose vanno come sperato. In questo caso, a seguito di verifiche interne condotte in un momento successivo e supportate anche dall’analisi, in varie fasi, di consulenti esterni, sono emerse criticità molto più complesse e profonde di quanto avremmo potuto immaginare”.

“Criticità sul lavoro”

Per l’imprenditrice, dunque, il mancato rinnovo del contratto nasce da “criticità” sul lavoro, per quanto spiegate in modo generico e diversa dalla versione della dipendente: “La situazione ci ha posto davanti a una scelta difficile: ignorare i problemi, oppure affrontarli assumendoci anche la responsabilità di una decisione dolorosa ma inevitabile, ossia il mancato rinnovo del contratto. Abbiamo scelto la seconda strada, perché non farlo avrebbe significato compromettere il bene dell’intera impresa e la tutela delle oltre 40 persone che ogni giorno lavorano da Amabile”.

Martina Strazzer giustifica poi l’annuncio dato via social dell’assunzione di una donna incinta bollato come “operazione di marketing”: “Il nostro intento era chiarire questo principio cardine: nessuna donna in Amabile dovrà mai scegliere tra l’affermarsi nel mondo del lavoro o mettere al mondo una nuova vita. La gravidanza non è stata né potrà mai essere un impedimento all’assunzione o alla permanenza nella nostra azienda”.

“Il 77% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato”

Poi i dati: “Dalla sua apertura Amabile ha attivato numerosi rapporti di lavoro. Ad oggi, il 77% delle risorse in forza in azienda ha un contratto a tempo indeterminato. Sono stati avviati 11 tirocini, di cui 8 trasformati in contratti successivi, 1 tuttora in corso e solo 2 non hanno avuto prosecuzione contrattuale per scelta autonoma delle tirocinanti. Abbiamo attivato 14 contratti di apprendistato, molti dei quali ancora in essere: 3 trasformati anticipatamente a tempo indeterminato e 1 alla conclusione naturale del percorso. Attualmente risultano attivi 9 contratti a tempo determinato, principalmente legati al punto vendita aperto di recente”, quello di Bologna.

“Dal punto di vista delle cessazioni, si registrano circa 14 uscite. La maggior parte è legata a dimissioni volontarie, dovute a nuove opportunità professionali o scelte personali. I casi di mancato rinnovo o mancato superamento del periodo di prova rappresentano una parte contenuta (6 risorse in totale). In tutto il periodo considerato si è registrato un unico licenziamento, motivato da atti gravi configuranti giusta causa. Il silenzio che ci ha accompagnati finora è stato difficile da mantenere, ma riflette la necessità di gestire la situazione nel rispetto della privacy di terzi”.