L’impianto dell’embrione, uno dei primordiali processi fisiologici che «danno il là» alla vita degli esseri umani, è rimasto per decenni appannaggio dei libri universitari di Medicina e poco altro in forma scritta, senza nessun riscontro visivo diretto in grado di trasformare quelle parole in immagini vere, dal vivo.
Questo almeno fino ad oggi, grazie al recente lavoro (pubblicato su Science) condotto da un team di scienziati che sarebbe riuscito, per la prima volta in assoluto, a riprendere in video tutto il processo di impianto dell’embrione, segnando un potenziale punto di svolta per la medicina riproduttiva e per le numerose difficoltà che affronta ogni giorno.
L’impresa è stata frutto della collaborazione di alcuni ricercatori dell’Istituto di Bioingegneria della Catalogna (in acronimo, IBEC) con l’Hospital Universitari Dexeus di Barcellona.
Impianto d’embrione: il processo ricreato in laboratorio
Al contrario di numerosi altri processi che avvengono all’interno dell’organismo umano, l’impianto dell’embrione sull’endometrio (la tonaca mucosa di rivestimento interno dell’utero, per intenderci) ha da sempre presentato forti limitazioni tecniche che ne hanno inevitabilmente impedito la ripresa a video, complice la sua particolare posizione anatomica e la strettissima finestra temporale in cui avviene, come spiega anche Samuel Ojosnegros, co-autore dello studio. Fino ad oggi, infatti, è stato possibile osservare esclusivamente i primissimi giorni di vita dell’embrione, compresi all’interno del processo noto come «segmentazione» che a seguito di numerose divisioni mitotiche porta alla formazione della blastocisti.
Il team di ricercatori spagnoli ha quindi scelto di ricreare un modello in laboratorio, servendosi di un finto rivestimento uterino composto da un gel in larga parte ricco in collagene e proteine, sostanze fondamentali per il proseguimento dello sviluppo embrionale nei giorni immediatamente successivi la fecondazione.
A questo punto, diversi embrioni umani (donati volontariamente da pazienti del Hospital Universitari Dexeus) sono stati posizionati nelle vicinanze del gel, così da favorirne il più possibile l’annidamento. Una volta avvenuto l’impianto vero e proprio, gli scienziati hanno fatto uso di un microscopio che ha catturato immagini a cadenza di 20 minuti per un periodo totale pari a 24 ore, ricreando un vero e proprio video in stop-motion, un po’ come quelli che si vedono nei film d’animazione.
Due sono state le configurazioni scelte per lo studio, con l’utilizzo di piattaforme 2D e 3D per la matrice, che mimavano rispettivamente il contatto superficiale e l’annidamento interno successivo. Gli embrioni umani sono poi stati messi a confronto con i corrispettivi provenienti dai topi, evidenziando una differenza di specie piuttosto significativa: al contrario degli embrioni murini che rimangono fondamentalmente in superficie, infatti, gli embrioni umani applicano una certa forza meccanica e penetrano la matrice del (finto) rivestimento uterino per poi annidarsi al suo interno, riflettendo in questo caso una maggior invasività del processo.
Le applicazioni future: un possibile alleato per la fertilità?
Non si tratta però di un semplice vezzo «scenografico» ed estetico da dare in pasto ai più curiosi: la ripresa dal vivo del processo condotta dai ricercatori dell’Istituto catalano potrebbe svelare le possibili motivazioni dietro il mancato impianto embrionale, che tutt’oggi rappresenta una delle principali barriere alla fertilità, aprendo così la strada a nuove possibili strategie di trattamento per milioni di (potenziali) famiglie in tutto il mondo.
L’impianto dell’embrione all’interno dell’utero costituisce infatti uno dei momenti più delicati e cruciali di tutto il processo riproduttivo umano: chiarire nel dettaglio i meccanismi alla base del suo funzionamento potrebbe dunque portare alla riduzione degli aborti spontanei, causati nel 60% dei casi dal fallimento dell’impianto stesso.
Per non perdere le ultime novità su tecnologia e innovazione
iscriviti alla newsletter di Login
20 agosto 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA