Non è più in pericolo di vita Salvatore, una delle prime vittime del botulino. Salvatore era in vacanza in Calabria, a Diamante, con la famiglia e dopo i sintomi dell’intossicazione è stato portato al pronto soccorso del Cardarelli. “Abbiamo fatto una corsa della speranza andata per fortuna a buon fine – ha commentato Nicoletta, la moglie – ma siamo stati per giorni tra la vita e la morte. Avevamo organizzato queste vacanze in Calabria a Diamante per stare un po’ di giorni insieme visto che lui lavora a Bologna mentre noi viviamo a Napoli. Quando abbiamo notato che qualcosa non andava siamo corsi subito per un primo soccorso in Calabria, dove si sono accorti di un probabile caso di botulino. Ci hanno suggerito di correre in ospedale e siamo allora partiti alla volta del Cardarelli. L’hanno ricoverato, in codice rosso, in terapia intensiva, subito dopo hanno iniettato l’antidoto. La strada è ancora molto lunga. Ha ripreso quasi tutta la vista ma siamo un po’ indietro con la deglutizione, non può ancora mangiare anche se il peggio è passato. Un ringraziamento particolare va al personale del Cardarelli”.

La notizia è stata riportata dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha incontrato Nicoletta e il fratello di Salvatore. “Al Cardarelli sono stati straordinari – commenta Borrelli – e oggi festeggiamo la buona notizia che Salvatore non è più in pericolo di vita dopo giorni nei quali ha lottato contro la morte. Quando è giunto al pronto soccorso dalla Calabria non riusciva più nemmeno a tenere gli occhi aperti e a parlare. La sanità pubblica resta un’eccellenza nella nostra regione e in Italia. Un appello va alla scuola di Bologna dove Salvatore lavora con un contratto a tempo determinato: aspettate che torni a riprendere il suo posto di lavoro, di fronte a una situazione di tale gravità serve la solidarietà di tutti”.