Forlì, 21 agosto 2025 – L’edizione 2026 di ‘Cara Forlì’, la numero sei, potrebbe venire trasmessa sulle reti Rai. A lanciare la proposta durante la presentazione della kermesse forlivese, è stato Giordano Sangiorgi, direttore artistico del festival del liscio e patron del Mei di Faenza, raccogliendo l’interesse del sindaco Gian Luca Zattini. L’idea arriva in un momento favorevole: negli ultimi anni, infatti, la televisione pubblica ha aperto le porte a diversi festival legati alle tradizioni musicali regionali, offrendo visibilità nazionale a realtà locali.
In quest’ottica, inserita anche nel percorso di Forlì verso una possibile candidatura a Capitale italiana della cultura 2028, l’ingresso di ‘Cara Forlì’ nel palinsesto Rai potrebbe rappresentare una svolta strategica, anche per rilanciare l’obiettivo regionale di far riconoscere il liscio come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. I primi segnali di interesse da parte del piccolo schermo, di fatto, sono già arrivati: non solo durante il festival di Sanremo 2024 il gruppo di giovanissimi Santa Balera ha portato sul palco dell’Ariston la sua versione di Romagna mia, ma il 31 luglio scorso una delegazione forlivese è stata protagonista per oltre dieci minuti a UnoMattina, su Rai 1.
A rappresentare il liscio romagnolo c’erano la cantante Roberta Cappelletti, vera e propria icona del genere, Matilde Montanari dell’orchestra Santa Balera, simbolo del nuovo corso generazionale del liscio, e i giovani ballerini Francesco Amati e Stella Piscaglia del gruppo ‘Le sirene danzanti’, guidato da Sandra e Mirko Ermeti. Sulla scia di questi traguardi il passo verso la Rai non sembra più così lontano: Cara Forlì potrebbe diventare presto un appuntamento televisivo nazionale, portando il liscio nelle case degli italiani.