Il confronto tra il centrocampista albanese e italiano. Asllani è meno duttile, ma più preciso

Piero Coletta

All’orizzonte si era profilato un duello di “regia” nel ruolo di play all’interno del mercato del Torino. La necessità di giocare con un vertice basso davanti alla difesa, evidenziata dalla sfida contro il Modena in Coppa Italia, ha spinto prepotentemente i granata a tornare sul mercato. Da qui appunto il sopracitato duello tra Asllani e Nicolussi Caviglia come rinforzo per il centrocampo. Scelta che alla fine è finita sull’albanese dell’Inter. Nella giornata di oggi il giocatore è arrivato al Torino, pronto a sottoporsi alle visite mediche di rito. Affare con un prestito oneroso di 1.5 milioni di euro, più eventuale diritto di riscatto a favore del club granata pari a 12 milioni e mezzo. Dunque sarà Asllani il prossimo play del Torino per il nuovo 4-3-3 di mister Baroni.

Asllani, giocatore con più esperienza e più giovane—  

L’albanese dunque è destinato a diventare un giocatore del Torino. Cresciuto nel vivaio dell’Empoli, nella prima annata in Serie A, risalente alla 21/22, aveva subito lasciato buone impressioni. Sensazioni che hanno spinto l’Inter ad acquistarlo come rinforzo per la rosa di Simone Inzaghi. Con la maglia interista ha collezionato 99 presenze, quattro gol e vinto un campionato italiano, due Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane. L’esperienza di certo non manca, dato che con l’Inter ha disputato con continuità la Champions League. Un bagaglio esperienziale di un certo livello, se poi aggiungiamo anche che l’Albanese è titolare nella propria rappresentativa nazionale.

Nicolussi Caviglia ha avuto un percorso più lungo prima di approdare in Serie A. Aveva esordito in Serie A, prestato al Perugia e poi Parma. Qui però si rompe il crociato e questo rallenta il suo percorso. Tornato nella seconda squadra bianconera, procede ancora a due prestiti: Sudtirol e Salernitana. Con i campani trova più continuità, prima di tornare ala Juventus e restare per una stagione. Siamo nell’annata 2023/24. Nicolussi ha 24 anni e per la prima volta si affaccia al panorama della prima squadra in maniera seria. Solo con la cessione a Venezia ha trovato davvero continuità, ma la prima annata da titolare è arrivata solo a 25 anni.

L’ex Juventus è un classe 2000, Asllani è nato nel 2002. La differenza a livello esperienziale c’è, perché l’albanese ha assaporato i palcoscenici più importanti. Così come c’è anche a livello anagrafico: l’ex Empoli è più giovane rispetto al collega di reparto, attualmente ai lagunari.

I dati tecnici dei due giocatori—  

Dall’esperienza e dal dato anagrafico si passa al rettangolo verde di gioco, quello che dà le risposte migliori. Nicolussi ha giocato più gare da titolare rispetto ad Asllani e ha trovato anche più reti e assist rispetto all’ex Empoli. L’italiano infatti ha messo la sua firma su 4 gol, confezionando 2 assist. Asllani ha trovato la via del gol solo due volte, ma il numero di assist è lo stesso. L’italiano sicuramente è stato premiato anche dal gioco di Di Francesco, più spregiudicato. Nella mappa di gioco infatti la differenza è sostanziale, con Asllani che staziona stabilmente davanti alla difesa, mentre Nicolussi Caviglia si è presentato più volte in posizione più avanzata. (dati Sofascore)

Proseguendo, Asllani è risultato più preciso nei passaggi, con una percentuale del 92%. Dato in cui Nicolussi pecca leggermente, con una precisione dell’82%.  E sempre restando in tema passaggi, Asllani è più propenso al gioco in verticale rispetto a Nicolussi. L’albanese infatti ha una media di 2.59 passaggi lunghi, la cui percentuale di riuscita è del 62.6%. Nicolussi invece ha una percentuale del 2.34% (55% la riuscita).

In fase di non possesso il dato sui palloni recuperati è a favore di Nicolussi, 4.20 di media. Inferiore il dato di Asslani, che però non si allontana più di tanto col 2.23. E per quanto riguarda i duelli vinti? Nicolussi ha avuto più duelli, 3.71, ma con uan percentuale del 42.9%. Asllani invece ha un dato più basso che si attesta sull’1.73, ma con una percentuale più alta (54.3%).

Uno era un’alternativa in una big, l’altro un titolare nel Venezia—  

Alcuni dati potrebbero far pendere l’ago della bilancia a favore dell’italiano, altri invece potrebbero spostare la valutazione sull’ex Empoli. Alla luce di questi dati però va sottolineata una cosa. Asllani era un’alternativa all’intero di reparto dove il titolare era Çalhanoğlu. Normale che Inzaghi abbia fatto più affidamento sul calciatore turco. Nicolussi ha avuto più spazio all’interno del Venezia di Di Francesco, ma era forse l’unico giocatore valido e non va dimenticato che ha chiuso la sua prima vera esperienza in A solo quest’anno. Asllani ha a suo carico già l’anno in massima serie con l’Empoli più l’esperienza triennale con l’Inter, condita da presenze in campo internazionale e anche trofei.