Sulla questione sollevata dai due capigruppo di opposizione a Modigliana, Adriano Cheli per ‘ModiglianAttivAzione’ e Alba Maria Continelli per ‘In comune per la comunità’, riguardante la riduzione dei servizi sanitari nel presidio della Casa di comunità, interviene anche la giunta comunale. “Per dotazione dei servizi e capacità professionali il presidio svolge un’importante funzione sovracomunale e il direttore del distretto sanitario dell’Ausl, Francesco Sintoni, ne ha smentito l’impoverimento, testimoniato dall’importante investimento di oltre 420.000 euro per riqualificare la struttura e il rinnovamento delle attrezzature”.
La giunta rivendica la valorizzazione complessiva dei servizi e la difesa del servizio sanitario pubblico, come indicato dal confronto in Consiglio comunale il 2 marzo 2024 (consultabile nella registrazione conservata nel sito del Comune, ndr) con il direttore generale dell’Ausl Tiziano Carradori e Sintoni, richiamato nell’ordine del giorno approvato all’unanimità.
“La difesa della sanità pubblica – spiega la giunta – è obiettivo principale irrinunciabile e smentiamo le affermazioni pretestuose sullo smantellamento dei servizi. Abbiamo affrontato l’emergenza Covid col centro di vaccinazione realizzato in paese e la tenda tamponi, punti di riferimento per migliaia di persone provenienti anche da altri territori, facendo emergere nuovi servizi come l’infermiere di comunità, consolidando la collaborazione con le strutture dell’Ausl anche per la Carta dei servizi, in fase di predisposizione”.
Inoltre “negli ultimi anni, per il pensionamento di tutti i medici di medicina generale (Mmg), lavorando in stretto contatto con le strutture dell’Ausl, – conclude Dardi – abbiamo inserito nuovi medici mantenendo attivo il servizio di Ospedale di comunità (Os.co.) per i 16 posti autorizzati, oltre all’avvio nel 2022 di un servizio di segreteria per i Mmg che ha eliminato lunghe e inutili file di attesa, semplificato l’acquisizione delle ricette, il ritiro dei farmaci, la prenotazione per gli appuntamenti”.
I due capigruppo di minoranza Cheli e Continelli non sono invece stupiti del comunicato del direttore Sintoni che “si configura come uno sforzo di tirar l’acqua al proprio mulino, riconducendo tutte le carenze alla crisi nazionale. Per esempio la segreteria ai medici di base era un progetto già portato avanti dall’amministrazione Roccalbegni, non attuato per posizioni diverse all’interno dei Mmg di allora; l’ecografo ce l’avevamo, ottenuto con un braccio di ferro con l’Ausl, perché nessuno e tantomeno un medico può negare che un ginecologo non riesce ad operare senza un ecografo. Gli interventi strutturali nell’Ospedale di comunità si sono resi indispensabili perché diversamente, a norma di legge, non avrebbe più potuto funzionare”.
Le opposizioni ritengono che la presenza più numerosa e continua di specialisti nei poliambulatori sarebbe utile ai modiglianesi ma anche ai non residenti, questi ultimi però dovrebbero spostarsi come i locali per tanti altri servizi sanitari. “La nostra contestazione – concludono i capigruppo – è rivolta alla maggioranza consigliare, il cui interesse per la salute dei concittadini è talmente forte da votare contro emendamenti che propongono di evidenziare le nostre difficoltà e chiedere un’analisi realistica dei nostri bisogni; l’assessore addirittura li nega quando afferma, ad esempio, che i numerosi malati di diabete non hanno bisogno dell’endocrinologo perché basta il medico di base”. Cheli e Continelli ritengono che sia un dovere di ogni amministrazione difendere la propria comunità, continuando a chiedere con forza ciò che serve alla propria gente soprattutto in materia di salute.
Giancarlo Aulizio