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Redazione Online
Il presidente Usa: «Renderemo questo posto sicuro, poi andremo in altri luoghi. Vogliamo che sia tutto assolutamente perfetto»
Giovedì Donald Trump ha fatto visita ai militari schierati a Washington, assicurando loro che la sua operazione di ripristino dell’ordine nella capitale federale, molto criticata dall’opposizione, sarebbe durata «un po’ di tempo».
«Renderemo (la città) sicura, poi andremo in altri luoghi, ma resteremo qui per un po’ di tempo. Vogliamo che sia tutto assolutamente perfetto», ha detto il presidente americano davanti a un centro della polizia dei parchi nazionali situato nel quartiere di Anacostia, a Washington.
Era circondato da membri delle forze dell’ordine appartenenti a varie agenzie federali, alla polizia locale e alla polizia federale, nonché da militari della Guardia Nazionale, un corpo di riserva che ha recentemente ordinato di schierare per fermare una criminalità che, secondo lui, è fuori controllo, cosa contestata dalle autorità locali.
Il repubblicano 79enne non ha partecipato a una pattuglia, come potevano suggerire precedenti dichiarazioni. È tornato alla Casa Bianca dopo aver pronunciato un breve discorso e distribuito pizze e hamburger. «Vi ho portato gli hamburger cucinati dagli chef della Casa Bianca, ma la pizza l’abbiamo presa nel posto più buono della città», ha detto il presidente.
Con il suo solito tono enfatico, ha assicurato di non aver «mai ricevuto così tante telefonate» per ringraziarlo di questa iniziativa in materia di sicurezza, affermando di aver parlato con residenti che non osavano più uscire per andare al ristorante «da quattro anni».
«Quello che faremo anche è rinnovare i vostri parchi. Sono molto bravo in tutto ciò che riguarda l’erba, perché possiedo campi da golf un po’ ovunque. Ne so più di erba di chiunque altro».
Il tycoon aveva annunciato l’11 agosto che il suo governo avrebbe assunto il controllo dell’ordine pubblico nella capitale federale per «ripulirla», nonostante le statistiche ufficiali mostrassero un calo della criminalità violenta.
La sua decisione di schierare l’esercito ha alimentato le accuse di deriva autoritaria formulate dall’opposizione democratica. Il presidente repubblicano aveva già mobilitato la Guardia Nazionale in California a giugno, contro il parere del governatore democratico Gavin Newsom, affermando di voler ristabilire l’ordine a Los Angeles dopo le proteste contro gli arresti violenti di immigrati da parte della polizia federale dell’immigrazione (ICE).
«Sotto esame i visti di tutti 55 mln di stranieri in Usa»
Il dipartimento di Stato americano ha dichiarato di aver avviato un esame di tutti gli oltre 55 milioni di stranieri che vivono negli Stati Uniti con un visto. Lo riporta l’Associated Press in esclusiva. Il dipartimento ha avvertito, inoltre, che tutti i titolari di un visto Usa sono soggetti a «controlli continui» con particolare attenzione a qualsiasi elemento possa indicare la necessità di
revocare il permesso ed espellerli.
Giudice: Florida blocchi espansione del centro «Alligator Alcatraz»
Un giudice federale ha emesso un’ingiunzione preliminare che blocca l’ulteriore espansione del centro di detenzione per immigrati costruito nel mezzo delle Everglades in Florida e soprannominato «Alligator Alcatraz», che dovrà chiudere entro 60 giorni per conformarsi alle leggi ambientali. I gruppi ambientalisti e la tribù Miccosukee sostengono che il progetto violi le leggi ambientali e minacci le delicate zone umide. Il centro, costruito quasi due mesi fa, ospita attualmente diverse centinaia di detenuti, ma potrebbe espandersi fino a 3.000. La causa sostiene che il governo statale e quello federale non abbiano rispettato le normative ambientali.
22 agosto 2025 ( modifica il 22 agosto 2025 | 08:22)
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