“I primi effetti del caldo sul sistema cardiovascolare sostanzialmente consistono nella vasodilatazione, ossia una dilatazione dei vasi sanguigni, che di conseguenza porta spesso a un abbassamento della pressione arteriosa”, spiega Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione per il Tuo cuore e direttore di Cardiologia all’ospedale San Camillo di Roma. “Per compensare questa riduzione della pressione, il cuore può aumentare i battiti e andare in sofferenza. Il sintomo più evidente può essere il cardiopalmo, delle palpitazioni che possono essere una reazione naturale, ma possono anche rappresentare l’inizio di una manifestazione di malattia vera e propria. Questo sintomo, che spesso si accompagna a una fiacchezza persistente, va attenzionato quando si superano i 100 battiti al minuto in maniera costante”, raccomanda lo specialista