di
Antonella Gasparini
Morte cerebrale per il piccolo Vladyslav Malamen, arrivato da poco dall’Ucraina. Era in bici con la mamma, rimasta illesa, quando è stato travolto da un’auto
Era arrivato in Italia con la mamma e il fratello più grande da Odessa neppure un mese fa, il 27 luglio. Scappava dalla guerra in Ucraina ma, anziché trovare la pace, è stato investito. Il piccolo V. di 6 anni, ucraino, è ricoverato in stato di morte cerebrale in Rianimazione alla Pediatria di Padova da mercoledì pomeriggio, quando una Fiat Panda con un 25enne al volante lo ha travolto sulla strada regionale Noalese, nel Veneziano, mentre attraversava lungo le strisce pedonali, pare, insieme alla mamma Antonina, all’altezza del bar tabacchi «Quarto Pianeta». «Ricordo quel 27 luglio. Eravamo in prefettura a Padova, tramite il centro governativo abbiamo incontrato il piccolo V., la mamma e il fratello di 12 anni per l’accoglienza», racconta il vicepresidente della cooperativa sociale Levante, Roberto Tuninetti. La famiglia ha trovato ospitalità nella parrocchia di Murelle, a Villanova di Camposampiero, dove don Mirco ha messo a disposizione la canonica attraverso la Caritas, per l’accoglienza gestita dalla cooperativa. «Ho trascorso la notte all’ospedale accanto alla mamma. – continua Tuninetti – Il piccolo sarebbe stato iscritto a giorni alla scuola primaria».
Aperto un fascicolo
Il pm della procura di Venezia, Stefano Strino, in merito all’incidente ha aperto un fascicolo dove iscriverà nel registro degli indagati il 25enne alla guida della Fiat Panda. Il pubblico ministero sta cercando di acquisire la cartella clinica con l’obbiettivo di non svolgere l’autopsia, poiché i genitori – giovedì il papà è arrivato dalla Germania – hanno dato il consenso all’espianto degli organi.
L’incidente
Mercoledì pomeriggio il piccolo V. e la mamma sono andati in bicicletta dalla canonica fino al centro commerciale Prisma sulla Noalese. Hanno fatto un po’ di spesa, poi hanno raggiunto la vicina tabaccheria. Al ritorno hanno attraversato sulle strisce, sembra, con la bicicletta condotta a mano per raggiungere il lato opposto della strada. Hanno atteso di avere la precedenza, in base alle informazioni, quindi hanno iniziato l’attraversamento ma poco dopo è arrivata la Fiat Panda continuando la sua marcia verso Noale e investendo il bambino. Un incrocio, quello con via Cognaro che interseca la Noalese, considerato pericoloso dai residenti, sconvolti e vicini alla famiglia del piccolo assieme al sindaco, Alessandro Arpi. La dinamica è ancora in fase d’indagine da parte dei carabinieri. Il piccolo, travolto dalla Panda, ha riportato ferite gravissime alla spina dorsale e alla testa.
L’arrivo dall’Ucraina
«La famiglia del piccolo è una degli ultimi 40 nuclei arrivati da Odessa, scappando dalle zone di guerra a luglio. Altre venti famiglie ucraine sono accolte a Este. – spiega Tuninetti – Si sono rivolti alla prefettura di Padova chiedendo di essere ospitati a Murelle perché lì conoscevano altri connazionali». Le parrocchie che hanno messo a disposizione le canoniche. A Padova sono 14, su 30 strutture gestite dalla cooperativa Levante con 36 operatori. Gestiscono l’ospitalità straordinaria (Cas) e l’integrazione (Sai) di persone di tutte le nazionalità.
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22 agosto 2025 ( modifica il 22 agosto 2025 | 15:38)
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