Se sei l’undicesimo di tredici figli, tuo padre è un calderaio originario della Martinica francese, tua madre una casalinga della Borgogna, o soccombi alle avversità della vita o, da bambino ti affidi alla fantasia, da grande stringi i denti e mordi la società. La seconda che abbiamo detto è la storia di Daniel Picouly, che approda finalmente in Italia con questo suo Il campo di Nessuno, ora pubblicato da Nutrimenti. Anche trent’anni dopo la sua prima uscita, questo romanzo autobiografico contiene tutti gli elementi per essere ancora un libro assai moderno: si parla di integrazione e periferie, di fughe oniriche per scacciare la realtà e voglia di essere accettati. «Nel mio libro ho dieci anni: dieci anni è un’età universale. È l’età della grazia. L’ultimo momento prima di vedere i fili attaccati alle marionette. A dieci anni si è al colmo della nostra arte», dice Daniel Picouly, che con questo libro ha ottenuto un successo straordinario, in Francia è stato sei mesi in cima alle classifiche dei bestseller, poi è stato tradotto in quattordici Paesi. Daniel Picouly, come il protagonista del suo libro, è nato in una famiglia di tredici figli, di cui lui è l’undicesimo. Il padre è un calderaio di Tarbes negli Hautes-Pyrénées, nella Francia meridionale, originario della Martinica, la madre originaria del Morvan in Borgogna. Cresce in una famiglia povera, in un sobborgo povero di Parigi. Studia diritto e gestione, diventando poi insegnante e dal 1988 docente per corsi post-maturità. Comincia la carriera di scrittore nel 1992 con romanzi polizieschi. Raggiunge il successo nel 1995 con Il campo di nessuno, romanzo fortemente autobiografico della sua prima infanzia. Siamo negli Anni Cinquanta. Ci sono tanti adulti e tanti bambini, tra loro anche tredici fratelli, al 93 avenue Meissonnier a Villemomble. Per il giovanissimo protagonista tutto è motivo di meraviglia. A cominciare dal padre calderaio al quale attribuisce una vita segreta; o lo sguardo curioso che rivolge a una madre onnipresente. Del resto, come si affronta il mondo quando hai dieci anni, fai parte di una famiglia così numerosa e vivi in una casa minuscola da quando tuo fratello maggiore ha appiccato il fuoco a quella precedente? Ovviamente inventando un mondo straordinario. Siccome ogni notte il padre si alza per andare a compiere il suo misterioso lavoro, lo si può trasformare presto in eroe: non è più un calderaio, lui è Chaudrake ed è ovviamente a lui che il generale de Gaulle si rivolge per ogni missione importante… Poi c’è il campo di Nessuno, il luogo magico, il teatro migliore delle proprie gesta. Un romanzo esplosivo di vitalità, allegro e giocoso – c’è chi ha paragonato Daniel Picouly a Daniel Pennac – per far capire cosa significa integrazione. Fabio Poletti

Daniel Picouly
Il campo di Nessuno
2025 Nutrimenti
Traduzione di Yasmina Melaouah
pagine 336 euro 19

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