“Ricevo insulti e minacce ogni volta che difendo l’importanza dei vaccini, ne servirebbe uno contro la cattiveria”, dice Ronzulli
“Se” Schillaci “riteneva che la commissione” Nitag “non avesse l’adeguato valore scientifico, ha fatto bene a scioglierla“. Esordisce così, in un’intervista al Giornale, la vicepresidente del Senato di Forza Italia Licia Ronzulli. La senatrice ha parlato dei recenti fatti sul Nitag al Ministero della Salute, ribadendo l’importanza dei vaccini in Italia.
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Secondo lei, la commissione dovrebbe essere composta da “figure di alto profilo, personalità che abbiano sempre dimostrato competenza e autorevolezza nel campo medico-scientifico. Di certo, non chi mette in discussione i vaccini tout court, come fossero un’arma di distruzione di massa”.
Ronzulli: “Servirebbe un vaccino contro la cattiveria”
Quanto alla polemica nata ieri dopo la proposta, mai realmente avanzata quest’anno, del leghista Borghi, che comunque sostiene che l’Italia dovrebbe allinearsi alla maggioranza dei Paesi dove non esiste la obbligatorietà dei vaccini, per Ronzulli “l’obbligo vaccinale è uno strumento fondamentale per garantire un livello di sicurezza sanitaria che non possiamo permetterci di compromettere. Ricondurre la questione vaccini a una battaglia politica destra-sinistra non va bene, denota malafede”.
“La prevenzione con i vaccini non è un’opzione, ma una garanzia per la salute di tutti”, dice ancora la senatrice azzurra, che poi conclude dicendo: “Ricevo insulti e minacce ogni volta che difendo l’importanza dei vaccini, anche in questi giorni, sulla vicenda della commissione Nitag. Perfino una testata giornalistica si è prestata al gioco del tiro al bersaglio. Un livore, un’acredine oltre ogni limite. E purtroppo di fragili di mente in giro ce ne sono parecchi, che dalle parole possono passare ai fatti. Ma non mi lascio intimidire e su questo non faccio passi indietro. Mi consenta una battuta: forse sarebbe utile un vaccino anche per la cattiveria delle persone. Chissà magari un giorno lo inventeranno”.