Pol Espargaro è tornato a gareggiare questo fine settimana al Gran Premio d’Ungheria, chiamato dalla KTM per sostituire l’infortunato Maverick Vinales nel team Tech3. La situazione di prendere il posto di un compagno di squadra infortunato “non è quella che mi piace di più, né mi fa sentire a mio agio”, ha ammesso. “Non si vuole mai che un altro pilota si infortuni”, ha aggiunto Pol, che ha dovuto fare un passo indietro nella sua carriera dopo aver subito un grave infortunio nell’apertura della stagione 2023 a Portimao, dove si è schiantato contro il muro ed è rimasto fisicamente distrutto, saltando le prime nove gare della stagione e subendone i postumi fino alla fine della stagione.

Con l’arrivo di Pedro Acosta dalla Moto2, KTM ha chiesto a Espargaro, che era ancora sotto contratto per il 2024, di cedere il suo posto in Tech3 allo spagnolo. Lo spagnolo è entrato a far parte del test team con l’impegno di correre come wild card, una promessa che il team di Mattighofen non ha, in parte, mantenuto.

Questa mancanza di impegno, insieme al ritardo nel presentargli un’offerta per rimanere nel test team la prossima stagione, ha fatto sì che Pol sia sia rimesso sul “mercato dei piloti”.

A soli 34 anni, fisicamente in forma e desideroso di competere, il catalano si è messo nelle mani di Albert Valera, che ha già ricevuto diverse offerte dal paddock del Mondiale Superbike, dove squadre ufficiali come BMW, Ducati, Honda e Yamaha non hanno ancora finalizzato le loro formazioni per la prossima stagione.

La sua prestazione di venerdì alla partenza del Gran Premio d’Ungheria, mostrando velocità e qualificandosi direttamente per la Q2, è il miglior biglietto da visita per attirare l’interesse di un campionato che sta cercando qualità per compensare la perdita del suo attuale riferimento: Toprak Razgatrlioglu.

Pol Espargaro, Red Bull KTM Tech3

Pol Espargaro, Red Bull KTM Tech3

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

“Voglio continuare a correre”, dichiara Espargaro

Pol era emozionato venerdì dopo aver concluso la giornata con l’ottavo tempo ed essersi qualificato direttamente per la Q2. “Sì, la verità è che sono stato molto felice di avere alcuni membri del test team nel box. Quando ho fatto un passo indietro dalle competizioni (alla fine del 2023) sono stati loro ad accogliermi e con loro mi sono ricostruito, non solo fisicamente, ma anche nel modo di guidare. Hanno capito che la mia condizione non era delle migliori e hanno avuto la pazienza di accompagnarmi nella guida, con un assetto che mi ha aiutato, magari non essendo il migliore, e questo risultato in Ungheria fa parte di un processo svolto con molto impegno”, ha detto.

Lo stesso pilota ha spiegato giovedì, all’arrivo a Balaton, di essere nella sua migliore condizione fisica della stagione dopo essersi allenato molto duramente per tutta l’estate, ma anche di stare meglio, fisicamente e mentalmente, rispetto a quando si è ritirato, a soli 32 anni, alla fine del 2023. Un passo indietro che il pilota di Granollers potrebbe ora annullare, visto che guarda con interesse alla possibilità di tornare alle competizioni.

“A volte la gente mi chiede se mi sono pentito di essermi ritirato. No, non me ne pento perché non mi sono mai ritirato. In realtà sto ancora correndo e voglio continuare a farlo”, ha spiegato, nonostante sia diventato una delle star delle trasmissioni del Campionato del Mondo MotoGP sulla televisione spagnola.

“Non mi sono ritirato, mi sono dovuto ritirare a causa di una situazione di vita. Sono caduto, mi sono fatto molto male, ho dovuto recuperare e non ero pronto per essere un pilota di MotoGP. Ma non mi sono ritirato, volevo continuare a correre e voglio continuare a farlo. È quello che faccio quando salgo sulla moto e i risultati arrivano. L’idea che mi sia ritirato non è reale, sto ancora correndo”, ha detto il pilota della KTM.

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