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Racchiudere Rita Pavone in una sola definizione sarebbe un esercizio non solo complesso, ma soprattutto riduttivo. È impossibile limitarla a un unico ruolo, per esempio quello di cantante. La sua carriera, infatti, l’ha vista nella veste anche di attrice e più in generale è stata una vera protagonista del mondo dello spettacolo. Dalle scelte artistiche fino al suo aspetto fisico, spesso oggetto di derisione (oggi parleremmo tranquillamente di bullismo e body shaming), Rita Pavone incarna l’essenza dell’anti-diva: fuori dagli schemi, lontana dalle convenzioni, sempre autentica e incredibilmente energica.

Oggi, 23 agosto, spegne 80 candeline. Ma lei se ne sente 30, ha raccontato recentemente al Corriere della Sera. Quella forza, che l’ha sempre contraddistinta, è ancora un suo tratto distintivo. E gliela trasmette il pubblico, certamente (“Se non ci fosse, non sarei qui. Mi sento una privilegiata”, disse a Verissimo) ma probabilmente fa proprio parte del suo dna. Lo dimostrò fin da piccola quando, reagì duramente contro una compagna che la offendeva: “Mi prendeva in giro continuamente, diceva che ero bassa, che sarei rimasta una nana. Il bullismo esisteva già a quei tempi. Quella ragazzina oltretutto bruttina, essendo figlia di una persona importante, veniva a scuola con l’autista e portava spesso fiori alla maestra – il racconto al Corriere, Una mattina, durante la pausa della merenda, mi disse una frase cattivissima. Non ne potevo più: le piantai un pugno in mezzo agli occhi”.

Rita Pavone contro tutto e tutti

Quel gesto, così forte, raccontava molto della personalità di Rita Pavone, che si mise contro tutto e tutti (ma veramente) perché innamorata di un uomo più grande di lei (diciannove anni) e, soprattutto, già sposato e con un figlio. Il padre di Pavone non ne fu per niente felice. Tanto che – come rivelato da lei stessa – neanche l’accompagnò all’altare il giorno del matrimonio. “È stata dura, erano tutti contro. Ma io sono una testarda, ci credevo. E ho fatto un giusto passo, sto con un uomo che amo ancora moltissimo dopo 56 anni. È facile cambiare, ma stare 56 anni con la stessa persona… Teddy oggi è un po’ confuso perché ha 98 anni però è un gran figo, ha ancora una gran voce. Canta benissimo. Il nostro amore è nato per caso ma io ci ho puntato tutta la mia vita e sapevo che non avrei sbagliato. Totalmente diversi ma l’uno per l’altro e così è stato. Mi dicevano che il nostro matrimonio sarebbe durato il tempo di una canzone”, le sue parole a Verissimo nel 2024. A oggi, quindi, sono 57 anni gli anni di matrimonio. 

Testarda e ribelle, un po’ come il suo Gian Burrasca. Non è un caso che Lina Wertmuller (non proprio la prima che passa) l’abbia scelta per l’iconico Giornalino di Gian Burrasca. Una pietra miliare della tv italiana, che ricordiamo affettuosamente. Quella sua interpretazione ha dato un volto indimenticabile a un personaggio amato e che ha anche rotto molte convenzioni. Non una semplice fiction per bambini, ma molto di più: un progetto artistico ben riuscito, ancora godibile oggi. Il tutto condito dalle musiche di Nino Rota, tra cui quella sigla – “Viva la pappa col pomodoro” – diventata iconica.

L’anti-diva per eccellenza

Iconica proprio come Rita Pavone stessa che – negli anni 60, quelli del grande successo (in Italia e all’estero) – è riuscita a farsi amare come una diva, pur essendo in realtà molto distante dall’ideale della “diva” italiana di quel tempo. Insomma: lontana dagli stereotipi ben definiti (Loren, Lollobrigida, ma anche Mina e Zanicchi). Rita Pavone ha rotto gli schemi: minuta, energica, androgina con tratti fanciulleschi e un look diverso, considerato ribelle per quegli anni.

E infine: negli anni Rita Pavone non ha mai dato adito a comportamenti da diva capricciosa. Anzi, si è sempre contraddistinta per un atteggiamento diretto e schietto. Con tutta probabilità è stata proprio questa sua freschezza, come una docile strafottenza, unita a un indiscutibile e variopinto talento a renderla, ancora oggi, uno dei volti più autentici della tv e della musica italiana.