Un’imponente scultura in cartapesta raffigurante un elefante della Namibia sarà visibile all’ingresso di Triennale Milano fino al 2 settembre 2025. Dopo la balenottera azzurra — data recentemente alle fiamme da un piromane — l’elefante è il secondo protagonista della serie, seguita dalla giraffa di Rothschild (in mostra dal 3 settembre al 5 ottobre) e dall’ippopotamo (dal 6 ottobre al 9 novembre). L’opera, firmata da Jacopo Allegrucci, fa parte della serie La fragilità del futuro, un ciclo di installazioni che riflette sulle disuguaglianze ambientali attraverso figure di animali a rischio estinzione. Realizzate in cartapesta, materiale fragile e riciclabile, le opere di Allegrucci evocano la precarietà del nostro rapporto con la natura e i cambiamenti climatici in corso. L’iniziativa, che si inserisce nel contesto dell’Esposizione Inequalities (fino al 9 novembre 2025), vuole sensibilizzare il pubblico sulla crisi ambientale e sociale che segna il nostro tempo, usando l’arte come linguaggio universale di denuncia e consapevolezza.