I bambini palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza e che subiscono le conseguenze della guerra meritano di essere difesi con la stessa attenzione e preoccupazione riservata ai bambini in Ucraina, dove dal 24 febbraio del 2022 è in corso la guerra lanciata dalla Russia. E’ quanto ha scritto la first lady turca Emine Erdogan in una lettera indirizzata a Melania Trump, secondo quanto riporta il quotidiano Daily Sabah
Al Jazeera: otto i bambini uccisi oggi nei raid israeliani
E’ salito a sei bambini uccisi e diversi altri rimasti feriti nell’attacco di stamani dell’artiglieria israeliana sulle tende degli sfollati nell’area di Asdaa – a nordovest di Khan Younis -. Altri due bambini sono tra le vittime in un raid a Jabalia an-Nazla. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche.
Famiglie ostaggi: ’Trump unico che può convincere Netanyahu a fine guerra’
Le famiglie degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza hanno rivolto un appello al presidente americano Donald Trump, esortandolo a intervenire con il premier Benjamin Netanyahu perché è ’’l’unico che può convincerlo a mettere fine alla guerra’’. Einav Zangauker, madre dell’ostaggio Matan, ha accusato Netanyahu di sabotare l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi. “Se l’occupazione di Gaza avrà inizio, non ci sarà alcun accordo. L’occupazione di Gaza farà fallire i negoziati e ostaggi e soldati moriranno”, ha dichiarato vicino al ministero della Difesa israeliano. “Popolo d’Israele: abbiamo solo pochi giorni per fermare tutto questo. Dobbiamo costringere Netanyahu ad accettare l’accordo e garantire che promuova immediatamente un’intesa che riporti tutti a casa e ponga fine alla guerra”, ha aggiunto.
Yehuda Cohen, padre dell’ostaggio Nimrod, ha affermato che Netanyahu sta ingannando l’opinione pubblica sulla sua volontà di raggiungere un accordo. “Solo un mese fa ha guardato le famiglie negli occhi e ha detto che un accordo completo non era possibile”, ha detto. Rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti Trump ha aggiunto: “Sappiamo che sei un presidente di vita e pace, non di morte e guerra. Solo tu puoi ordinare a Bibi di porre fine alla guerra e fermare la perdita di vite umane. L’opportunità è adesso”.
Terzo giorno di operazioni israeliane a nord-est di Ramallah
Terzo giorno di operazioni militari israeliane nel villaggio di Al-Mughayyir, a nord-est di Ramallah, in Cisgiordania. Stando a quanto riferito all’agenzia Wafa dal vice presidente del consiglio del villaggio, Marzouq Abu Naim, oggi le forze israeliane hanno fatto irruzione in più di 30 abitazioni, minacciando e provocando, distruggendo proprietà e veicoli e sequestrando decine di autovetture. Nel frattempo le ruspe hanno continuato a spianare una strada che attraversa il villaggio, distruggendo migliaia di ettari di uliveti. Secondo Abu Naim, centinaia di persone sono state costrette a trascorrere la scorsa notte nei villaggi vicini a causa delle operazioni israeliane e del divieto di ingresso e uscita imposto da Israele.
Secondo il portavoce del partito Fatah, Maher al-Namoura, “l’assedio è un tentativo di infliggere una punizione collettiva per promuovere i piani di annessione e sfollamento di Israele”. Come ricorda l’agenzia Wafa, lo scorso anno il ministro israeliano Itamar Ben Gvir piantò una tenda all’ingresso orientale di al-Mughayyir, chiedendo lo sfollamento degli abitanti del villaggio e la demolizione di tutte le case.