Truffa sventata ai danni di un’anziana signora, che si era recata alle Poste per disporre un bonifico a favore di Matteo Bocelli. Fortunatamente, in questo caso, la donna raggirata ha potuto salvaguardare la somma che le era stata richiesta grazie alla prontezza della direttrice dell’Ufficio Postale di Negrar, in Veneto, che ha bloccato la transazione e chiamato i Carabinieri affinché fosse sporta immediatamente denuncia.

Truffa a nome di Matteo Bocelli, le sue parole

Matteo Bocelli, figlio del tenore Andrea, si sta preparando per il lungo tour che l’attende nei prossimi mesi in America ma è stato comunque raggiunto dalla notizia che l’ha scosso profondamente tanto da indurlo a intervenire per esprimere la propria opinione: “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà nei confronti della signora coinvolta, vittima innocente di un trucco vile. A lei voglio mandare un abbraccio affettuoso e tutta la mia vicinanza. È una donna che ha dimostrato dignità e fiducia negli altri, e ringrazio con tutto il cuore anche la direttrice dell’ufficio postale, che con attenzione e umanità ha impedito che la truffa andasse a segno”, ha sottolineato l’artista.

È stato infatti grazie alla sensibilità e all’esperienza della direttrice dell’Ufficio Postale in Valpolicella che la signora ha potuto sporgere denuncia ed evitare l’esborso di una cospicua somma di denaro che evidentemente sarebbe stata destinata a un truffatore. Tentativi di truffa, questi, che sono sempre più frequenti e che si consumano in particolare ai danni di persone anziane poco pratiche di certi mezzi.

L’appello di Matteo Bocelli

Un episodio che non dovrebbe ripetersi, a detta di Matteo Bocelli, che lancia un appello alla giustizia e alle istituzioni per arginare questo tipo di problematiche che stanno diventando sempre più diffuse: “Sono profondamente dispiaciuto nell’apprendere che alcune persone abbiano usato il mio nome e quello della mia famiglia per tentare di truffare e derubare un’anziana signora è inaccettabile che la buona fede e la fragilità delle persone vengano sfruttate con tanta leggerezza e cattiveria”.

E ancora: “Spero che episodi del genere servano da monito e che la giustizia possa fare rapidamente il suo corso. La musica, per me, è sempre stata un modo di avvicinarmi agli altri con sincerità e verità, non certo uno strumento per approfittarsi delle persone”, ha concluso.

Solo qualche mese fa, il programma Le Iene aveva aiutato una donna ad accettare di essere stata raggirata da una persona che fingeva di essere Piero Barone de Il Volo. L’artista, raggiunto direttamente dai microfoni del programma di Italia1, ha spiegato alla donna di non essere stato lui a chiederle continue somme di denaro né di essere quello che l’aveva illusa di essere innamorato di lei. Con profondo dispiacere, la signora ha capito di essere rimasta vittima di un raggiro e ha accettato di non sentire mai più il suo truffatore. I suoi familiari si sono rivolti al programma di Italia1 quando davvero non sapevano più come comportarsi con lei. Da qui, l’intervento di Veronica Ruggeri che pare abbia messo a posto le cose, confortando anche la donna che non sapeva come darsi pace.