Arrivo in volata per la prima tappa della Vuelta. Il più veloce di tutti al traguardo di Novara, dopo i 183 chilometri della frazione partita dalla Reggia di Venaria, è stato Jasper Philipsen, che bissa il risultato di quasi due mesi fa al Tour de France conquistando la maglia rossa. Grande favorito della vigilia, il belga non tradisce le attese e vince grazie anche all’ottimo lavoro della sua squadra, la Alpecin. Sul podio con lui Ethan Vernon e Orluis Aular. L’Italia sorride con un buon Elia Viviani, quarto, mentre Alessandro Verre è il miglior scalatore: nella tappa in salita da Alba a Limone Piemonte, domani, indosserà la maglia a pois.
Il velocista si lascia alle spalle la frattura alla clavicola e scrive il suo nome su una tappa storica, la prima partenza dall’Italia in ottant’anni della competizione che ha scelto il Piemonte per il via di questa storica edizione. L’altro favorito della vigilia, Mads Pedersen, è troppo indietro per impensierirlo e il ciclista belga non si fa sfuggire la frazione. Il taglio del nastro alla Reggia di Venaria, patrimonio Unesco che ha già ospitato per ben due volte il via del Giro d’Italia, nel 2022 e nel 2024. “Abbiamo fatto il Giro d’Italia, abbiamo fatto il Tour de France (nel 2024 con l’arrivo della terza tappa partita da Piacenza, ndr) e quest’anno, con la Vuelta, candidiamo il Piemonte a ospitare i prossimi campionati del mondo di ciclismo”, è l’auspicio del governatore Alberto Cirio, che conferma la vocazione per le due ruote della regione che ha dato i natali a Fausto Coppi.
L’omaggio dei corridori al monumento che ricorda il campionissimo dà inizio alle prime schermaglie. Subito un tentativo di fuga, con sei fuggitivi (Vinokourov, Verre, Nicolau, Bouwman, de la Calle, Reinderink). Il vantaggio arriva a superare i due minuti, ma dopo il traguardo in salita di La Serra, che vale la maglia a pois per Verre, e il traguardo intermedio di Valdengo tagliato per primo dall’olandese Reinderink, il gruppo si ricompatta e si prepara all’arrivo in volata. Solo Hugo de la Calle ci crede ancora, ma il debuttante spagnolo viene raggiunto a 39 chilometri dal traguardo. Philipsen vince con il tempo di 4:09.12. “Siamo riusciti a controllare il finale caotico e nell’ultimo chilometro abbiamo eseguito il piano studiato alla vigilia nella maniera migliore – commenta la maglia rossa -. Oggi era una chance importante da cogliere dato che non ci saranno molte occasioni per noi velocisti. C’era grande rammarico per aver abbandonato in anticipo, a causa di una caduta, il Tour de France. Ho dovuto resettarmi: questo successo, accompagnato dalla Maglia Rossa, è veramente un graditissimo premio”.
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