Il primo software di Microsoft con interfaccia grafica rispondeva all’ambizione di Bill Gates di portare i computer «su ogni scrivania e in ogni casa». La colossale campagna promozionale e le vendite record

Il 24 agosto 1995 è stato forse il momento più importante nella storia di Microsoft. Su quel sistema operativo, che poi prese in prestito quel numero – 95 – e lo rese in qualche modo iconico, si basava il futuro dell’azienda. E anche il nostro, o meglio il nostro futuro modo di approcciarci a quello strumento, il Personal Computer, che stava lentamente entrando nella nostra quotidianità. Windows 95 oggi compie trent’anni e lo ricordiamo ancora – diversi sistemi operativi più tardi – perché rappresenta lo spartiacque tra un prima – in cui il Pc erano qualcosa di misterioso per la massa e utile solo per gli addetti ai lavori – e un dopo, in cui era impossibile non trovare quella macchina, munita di schermo, tastiera e mouse, in bella vista in mezzo al salotto. Bill Gates era consapevole di questa rivoluzione. Da sempre, sin dalla fondazione di Microsoft nel 1974, la sua ambizione era sintetizzata con l’obiettivo: «Un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa». 

E dunque per l’occasione organizza la più imponente campagna promozionale di sempre. A cui l’allora corrispondente da New York del Corriere della Sera, Alessandra Farkas, aveva aggiunto altri aggettivi: «La più lunga (svariati anni), costosa (quasi 400 milioni di dollari) e onnipresente (dall’Inghilterra all’Australia)». Non solo: altri milioni vengono sborsati per far vestire quel giorno, il 24 agosto, l’Empire State Building di New York in rosso-giallo-verde. I colori di Windows 95. 



















































Windows 95 compie trent'anni: il sistema operativo che ha portato «un computer in ogni casa»

Lo dice il nome stesso. La rivoluzione di Windows 95 sono le finestre. In altre parole: un’interfaccia che oggi definiremmo «user-friendly», facile da usare. Basata sulla grafica, su un menu start, su icone da aprire ed esplorare attraverso la piccola freccia direzionata dal mouse. Proprio come già aveva fatto Apple, sul suo Macintosh. La differenza sta nei numeri: quello di Microsoft negli anni ’90 era il sistema operativo installato sull’80 per cento dei Pc utilizzati nel mondo, circa 100 milioni stimava il Corriere della Sera di allora. Che aggiungeva: «Il piatto forte sarà la facilità di accesso ad Internet». Sempre parlando di numeri, il primo giorno Microsoft vende 8 milioni di copie, guadagnando circa 700 milioni di dollari. «Le attuali previsioni calcolano che entro la fine dell’anno avrà venduto 30 milioni di copie», leggiamo ancora nell’Archivio Storico di questo giornale. Si arriverà a 40 milioni, un record assoluto.

Windows 95 compie trent'anni: il sistema operativo che ha portato «un computer in ogni casa»

Non è stato facile, per Microsoft, sviluppare Windows 95. Ci sono voluti anni: quello che allora era noto con il nome in codice di «progetto Chicago» inizia nel 1992 partendo dalla prima bozza dei sistemi operativi di nuova generazione, Windows 3.1. Negli ultimi mesi di progettazione viene schierato un vero e proprio esercito per scovare bug ed errori nel software: 400mila informatici, appassionati, clienti si prestano per testare la versione beta. Una mossa innovativa per l’epoca e che ha portato a presentare Windows 95 al pubblico con una garanzia di qualità molto più alta. Per avviarlo serviva passare dal vecchio Ms-Dos. Una schermata nera, con una serie di scritte bianche che apparivano velocissime. Poi una musica dolce – il motivetto che Microsoft aveva scelto – ed ecco il logo riempire lo schermo su sfondo azzurro cielo. Ci volevano diversi minuti per completare il processo, e sullo sfondo c’erano i rumori dei dischi di memoria e delle ventole. Ma per chi negli anni ’90 era ancora un bambino l’attesa valeva tutta, perché quella era la finestra che permetteva di giocare ai primi videogiochi punta e clicca, sfidarsi a Campo Minato, disegnare con Paint e iniziare a esplorare il web. La prima generazione che può dire di essere cresciuta con «un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa». 

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23 agosto 2025 ( modifica il 23 agosto 2025 | 17:48)