Le difese aeree russe hanno abbattuto un drone da combattimento ucraino vicino alla centrale nucleare di Kursk, nella parte occidentale del Paese. Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale Tass.
Il drone è esploso nello schianto, danneggiando un trasformatore ausiliario, ha reso noto la Tass, citando un post sull’account social Telegram della centrale nucleare di Kursk. L’incendio è stato spento. È stata rilevata la potenza dell’unità 3 della centrale nucleare e i livelli di radiazione sono normali, ha riferito l’agenzia. L’Ucraina non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito a quanto avvenuto.
Raffineria russa sulla costa baltica in fiamme dopo attacco con droni
Un incendio è divampato anche in una raffineria di petrolio nel porto russo di Ust-Luga, sul Mar Baltico, in seguito a un attacco con droni ucraini. Lo ha reso noto il governatore della regione di Leningrado, Alexander Drozdenko, precisando su Telegram che “dieci droni sono stati abbattuti sopra il porto” e che “i detriti di un velivolo senza pilota hanno causato un incendio al terminal di Novatek”. Squadre dei vigili del fuoco e della difesa civile sono impegnate nelle operazioni di spegnimento.
Bandiere di Kiev in villaggi nel Kursk
Nella Giornata della Bandiera nazionale ucraina, gli operatori di droni del battaglione ‘Rugby Team’ della 129ª Brigata fucilieri meccanizzata hanno issato bandiere gialle e blu sui villaggi di Hornal e Huyevo, nel distretto di Sudzha, nella regione russa di Kursk. L’operazione, annunciata dal battaglione su Telegram e riportata da Ukrinform, ha un forte valore simbolico per Kiev, poiché quei territori facevano storicamente parte della regione ucraina di Slobozhanshchyna. Secondo i soldati, la bandiera ucraina sventola ora sui villaggi come “simbolo di resilienza” e monito per Mosca, perché “l’Ucraina ricorda e rivendica ciò che le appartiene”.
Trump fa auguri per Indipendenza: “Ora fermiamo carneficina senza senso”
Nel 34º anniversario dell’Indipendenza dell’Ucraina, il presidente statunitense, Donald Trump, ha inviato un messaggio di auguri al popolo e al governo di Kiev, esprimendo il desiderio di porre fine alla guerra con a Russia, definita una “carneficina senza senso”. In una lettera diffusa sui social dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, Trump ha lodato “lo spirito incrollabile” del popolo ucraino e la “sua lotta per la libertà”, ribadendo il sostegno degli Stati Uniti alla sovranità del Paese.
La celebrazione avviene in un momento cruciale, mentre proseguono complesse negoziazioni di pace promosse dallo stesso Trump, che la scorsa settimana ha incontrato Vladimir Putin in Alaska senza ottenere risultati concreti. Kiev punta a ottenere garanzie di sicurezza per il futuro, ma non è ancora stato fissato un faccia a faccia tra Zelensky e Putin. Ringraziando Trump per le “parole di sostegno”, Zelensky ha ribadito che, “lavorando insieme”, sarà possibile “porre fine alla guerra e conquistare una pace duratura”.
Tajani: “Auguri a popolo che difende libertà e identità nazionale”
“Oggi rendiamo omaggio alla forza e al coraggio del popolo e dell’esercito ucraini, che da oltre tre anni difendono con determinazione la loro indipendenza, libertà e identità nazionale. Lo facciamo anche illuminando la facciata della Farnesina con i colori della bandiera ucraina, al pari di quanto farà il Colosseo, a dimostrazione della vicinanza del popolo e delle Istituzioni italiane verso gli amici ucraini”, ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post su X.
A questo riguardo – si legge in una nota della Farnesina – Tajani parteciperà alla riunione dei ministri degli Esteri G7, convocata dalla presidenza canadese per le ore 14 di oggi, che costituirà anche l’occasione per fare il punto sui seguiti della riunione dei leader a Washington del 18 agosto e sulle prospettive di pace in Ucraina.
In occasione delle celebrazioni per il giorno dell’Indipendenza ucraina, a Kiev è arrivato il primo ministro canadese, Mark Carney. In un post su X, Carney ha dichiarato che, “in questo momento cruciale della storia dell’Ucraina”, il Canada sta “rafforzando il proprio sostegno e il proprio impegno per una pace giusta e duratura”.
Wsj: Pentagono blocca uso missili a lungo raggio contro la Russia
Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal citando fonti ufficiali, da mesi il Pentagono sta impedendo a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio statunitensi per colpire obiettivi in territorio russo, limitando le capacità offensive dell’Ucraina nella guerra contro Mosca. Un meccanismo di approvazione interna, non annunciato pubblicamente, richiede l’autorizzazione finale del segretario alla Difesa Pete Hegseth prima di consentire l’uso dei missili tattici Atacms, con una gittata di circa 300 chilometri. Almeno una richiesta ucraina per colpire un bersaglio in Russia sarebbe già stata respinta.
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