NoLo (North of Loreto) è un quartiere di Milano reinventato: arte, comunità, architetture, saperi e sapori si intrecciano per dare vita ad un’originale esperienza urbana. Il suo non è un nome storico, ma una definizione nata dal basso, tra artisti, creativi e residenti che volevano dare un’identità nuova a una zona popolare, da sempre viva ma a lungo considerata periferica. È un hub multiculturale e innovativo fondato sulla convivenza, in cui le differenze si attraggono.
Nicolò Panzeri
Nicolò Panzeri
Ed è proprio all’insegna dell’eclettismo (con una punta di romanticismo) che Irene Nocerino e Matteo Lattuada, fondatori di Studio Latino, hanno scelto di riprogettare un appartamento milanese situato all’interno di un edificio anni ’70 annidato nel cuore di NoLo. Destinata ad accogliere la quotidianità di una giovane coppia in attesa del primo figlio, l’abitazione è stata trasformata in un microcosmo carico di promesse, strutturato intorno alle future esigenze di un nuovo nucleo familiare. Il layout distributivo semplice, rigoroso e ordinato, oltre a sfruttare al meglio ogni centimetro degli 80 mq a disposizione, pesca generosamente nel passato della casa.
Nicolò Panzeri
Nicolò Panzeri
Quello che è stato e quello che sarà si rincorrono attraverso il dispositivo mnemonico della traccia, che converte in linguaggio espressivo i segni della precedente configurazione planimetrica, facendola “riemergere” ostinatamente grazie alla conservazione dei seminati alla veneziana che “denunciano” le giaciture delle vecchie tramezzature di divisione tra la cucina e il soggiorno. Si entra direttamente in un open space che riassume le matrici del concept: accostamento di pavimenti diversi, tracciamento a terra delle murature demolite e uso del colore che, nelle intenzioni dei progettisti, dovrebbe segnare “il contrasto tra il rimando al passato ed i nuovi arredi pensati con colori vivaci e squillanti”. Un ruolo di demarcazione affidato al blu e al ruggine.
Nicolò Panzeri
La libreria, concepita come un elemento architettonico autonomo, separa la zona giorno da quella notte, definendo al contempo un portale d’ingresso realizzato in multistrato di betulla con raffinati dettagli color ruggine. Nel bagno, il dialogo tra materiali e cromie si rinnova attraverso l’utilizzo di piastrelle smaltate, in omaggio al clinker delle facciate milanesi degli anni ’70. La casa diventa una storia in divenire, dove ogni scelta progettuale diventa parte di un racconto intimo ma condivisibile. Riflette lo spirito di NoLo, aperto, fluido, stratificato, e lo converte in architettura d’interni, in spazio che non si limita ad accogliere, ma accompagna nel tempo, nei cambiamenti, nelle nuove dinamiche familiari che qui troveranno il loro inizio.
Il progetto ha partecipato all’open call dell’edizione 2024 di Best of Interiors di Elle Decor Italia dedicata alla categoria New Talent, promossa da Dexelance. Per partecipare alla nuova call candidati qui.
Architetto romano animato da una innata vocazione cosmopolita e da una sfrenata curiosità, considera il design la sua personale lente di ingrandimento per interpretare il flusso di cambiamenti sociali e culturali che attraversa il nuovo millennio. Alterna l’amore per la progettazione alla passione per il racconto, nella convinzione che la parola possa contribuire a sciogliere le intricate dinamiche del processo creativo. Interessato da sempre all’interior design e alle connessioni tra comunicazione e architettura, si occupa delle relazioni tra spazio e immagine, lavorando sull’intersezione tra moda, food, arte e interni.