Le case delle vacanze custodiscono segreti. Sia che si abbia la fortuna di possederne una di famiglia a cui si torna regolarmente nella bella stagione, sia che si prenda in affitto un luogo sconosciuto che ha cullato la felicità di altre villeggiature. Alla riapertura, le stanze avvolte da un vago sentore di muffa restituiscono piccoli tesori come una caverna di Alì Babà.

Libri da leggere d’un fiato: 11 storie di donne, raccontate da donne

E tra un piatto pieno di conchiglie e una crema solare scaduta, spuntano sempre i libri. Sono quelli che volevamo leggere e non abbiamo fatto in tempo o quelli scelti da qualcun altro che magari noi non avremmo mai comprato. Sorprese inaspettate in cui possiamo immergerci senza nessuna aspettativa proprio come da ragazze ci abbandonavamo con leggerezza agli amori estivi già sapendo che sarebbero svaniti con l’arrivo dell’autunno.

Tra tanti Simenon e grandi classici è spuntato timidamente per me da uno scaffale un romanzo dell’anno scorso dal titolo intrigante, La sconosciuta del ritratto (E/O), con in copertina un quadro di Gustav Klimt. Qualcuno l’aveva lasciato come un messaggio in una bottiglia e io l’ho subito fatto mio.

Serena Dandini (foto di Gianmarco Chieregato).

Un giallo d’arte

L’autrice Camille de Peretti è una solida scrittrice francese ormai al suo nono libro e la storia rocambolesca di un dipinto del pittore della secessione viennese mi ha subito sedotto. Il quadro ritrae una giovane donna dall’incarnato pallido e le guance rosate avvolta in uno scialle floreale. Però quando una studentessa liceale, durante una ricerca per gli esami lo analizza alla Galleria Ricci Oddi di Piacenza fa una scoperta clamorosa. Sotto a quella donna, ce n’è un’altra identica ma con un grande cappello nero a falde larghe.

“La sconosciuta del ritratto” di Camille de Peretti (E/O)

È la stessa modella di un precedente lavoro di Klimt ritenuto scomparso. Gli esami ai raggi X confermano questa incredibile intuizione. E poi a sorpresa nel 1997 il dipinto viene rubato e ritrovato solo più di vent’anni dopo nel giardino della Galleria avvolto in un sacco dell’immondizia. Incredibile, ma vero. C’era abbastanza materiale per un romanzo avventuroso che ricostruisse come in un giallo i misteri che avvolgono questo ritratto.

E infatti la scrittrice si inventa con grande maestria un’avvincente saga familiare che dalla Vienna dei primi del ’900 arriva nella New York della Grande depressione, fin nel Texas degli anni ’80, disegnando personaggi credibili che attraversano con noi il secolo tra enormi ricchezze, tremende povertà e molti colpi di scena. Non vi dirò altro, solo che appena finito il libro l’ho lasciato in bella vista per la gioia del prossimo lettore e della prossima estate.

Tutti gli articoli di Serena Dandini.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA