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Nel discorso per il Giorno dell’Indipendenza – la festa nazionale più importante per l’Ucraina da quel 24 agosto 1991, quando il Parlamento approvò l’Atto di Dichiarazione d’Indipendenza dall’Unione Sovietica – Volodymyr Zelensky ha arringato i cittadini da Piazza Maidan (Kyiv) legando la resistenza di oggi alla nascita dello Stato e ribadendo che l’obiettivo è una pace giusta, non una resa mascherata. Il presidente ha fatto appello all’unità interna e al sostegno degli alleati. “L’Ucraina può davvero riunire e unire i leader mondiali in un solo giorno. L’Ucraina, con cui l’America e il mondo intero vogliono produrre droni congiuntamente. L’Ucraina, che ha ripristinato l’unità tra Europa e Stati Uniti ed è ora il fondamento di questa alleanza. L’Ucraina, che resiste e sa difendersi. Pertanto, l’Ucraina viene sentita, l’Ucraina viene considerata, l’Ucraina viene ascoltata. Il suo posto è al tavolo, non le viene detto ’Aspetta fuori’. Le viene detto ’La decisione spetta solo a te’. Questa è l’Ucraina che ho avuto l’onore di rappresentare negli Stati Uniti una settimana fa”.

E ancora: “Oggi, sia gli Stati Uniti che l’Europa concordano: l’Ucraina non ha ancora vinto, ma di certo non perderà. L’Ucraina ha conquistato la sua indipendenza”. “Questo è lo scopo della coalizione dei volenterosi. Questo è ciò che Washington voleva: come garantire una pace sostenibile, affidabile e duratura. L’Ucraina la raggiungerà perché riceverà garanzie di sicurezza così solide che nessuno al mondo penserà mai più di attaccarla. Questo non è solo il nostro obiettivo, è esattamente ciò che vogliamo trasmettere ai nostri figli e nipoti: un’Ucraina forte, un’Ucraina paritaria, un’Ucraina europea, un’Ucraina indipendente”.

“Per spezzare i cicli chiusi della storia – ha aggiunto – in cui a ogni generazione mancava qualcosa per preservare l’indipendenza, e ogni nuova generazione entrava in una nuova fase, costretta di nuovo a imbracciare le armi, di nuovo a difendersi e a riconquistare la libertà. Non dobbiamo passare questo fardello sui nostri discendenti. Stiamo costruendo un’Ucraina abbastanza forte da vivere in sicurezza e pace”. Il presidente ha poi dichiarato l’importanza di truppe straniere in Ucraina dopo la fine della guerra con la Russia poiché Kiev cerca di lavorare su potenziali garanzie di sicurezza con i suoi alleati occidentali. La questione della “presenza sul campo, come si dice, dei ’boots on the ground’, è importante per noi. Tra gli ospiti in città, il premier canadese Mark Carney, arrivato a Kyiv come gesto di solidarietà nel giorno più simbolico dell’anno, e l’inviato del presidente Usa Donald Trump, Keith Kellogg.

Ucraina, Zelensky celebra indipendenza: “Costruiremo Paese forte”

Vance: “Garanzie sicurezza solo a fine guerra, Russia avrà voce in capitolo”

In questa giornata così significativa per l’Ucraina si è sentita anche la voce del vicepresidente Usa JD Vance, che ha approfittato di una intervista a Nbc News per fornire elementi di contesto alle trattative in corso per la pace in Ucraina. “Prima di tutto, non parleremo delle garanzie di sicurezza fino a quando la guerra non sarà terminata. E, naturalmente, i russi faranno parte della conversazione su come porre fine a questa guerra. Quindi, naturalmente, avranno un certo ruolo in questo”, ha spiegato Vance convinto che il coinvolgimento di Mosca sarà limitato e subordinato alla conclusione del conflitto, mentre l’Ucraina potrà contare sulle garanzie di sicurezza concordate con gli alleati occidentali.

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Vance ha inoltre chiarito il ruolo degli Stati Uniti: “Il presidente è stato molto chiaro: non ci saranno truppe a terra in Ucraina. Ma continueremo a svolgere un ruolo attivo nel cercare di garantire che gli ucraini abbiano le garanzie di sicurezza e la fiducia necessarie per fermare la guerra dalla loro parte e che i russi sentano di poter portare la guerra a una conclusione dalla loro parte”. Il vicepresidente ha definito essenziale la combinazione di pressione diplomatica ed economica, affermando che “c’è ancora molto spazio per la negoziazione”, e che la determinazione finale per fermare il conflitto dipenderà dalla capacità di Ucraina e Russia di trovare un terreno comune.